Ati idrico, niente numero legale: assemblea da riconvocare e rebus presidenza
Ipotizzare strade già tracciate, al momento, appare poco praticabile. La politica pesa nelle tappe della governance di un'Assemblea territoriale
Gela. Doveva essere, almeno su un piano strettamente formale, l'ultimo giorno da presidente dell'Ati idrico per il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. Invece, tutto rinviato. L'assemblea, probabilmente in maniera strategica, non ha raggiunto il numero legale minimo per procedere ai lavori e all'elezione della nuova guida. Così, si è provveduto a un rinvio a data da destinarsi. Sarà necessaria una nuova convocazione di tutti i sindaci della provincia. Evidentemente, l'intesa generale forse tarda a concretizzarsi. Conti ha sempre ripetuto di non essere interessato a una riconferma. Per il resto, il pronostico, quanto all'individuazione del successore, è tutto aperto. Il sindaco gelese Terenziano Di Stefano, già settimane fa ha dato la propria disponibilità ma non vuole guerre politiche da “armare” in una fase già molto complessa, dato che in città, ancora una volta, bisogna affrontare disservizi e guasti alla rete idrica. Probabilmente, sulla nuova governance, non si è ancora raggiunta la necessaria concordia politica. Di Stefano è alla testa del Comune più grande di tutto il territorio coperto dall'Assemblea idrica e con il primo cittadino di Caltanissetta Walter Tesauro fuori dai giochi vista la contemporanea elezione a presidente del Libero Consorzio, potrebbe essere uno dei papabili a prendere il posto di Conti, centrodestra permettendo. E' quest'area politica che ha i numeri ma che fa spesso fatica a compattarsi quando ci sono i voti da mettere sul tavolo. Nulla è escluso, neppure l'opzione di una presidenza a un sindaco di uno dei Comuni più piccoli. Ipotizzare strade già tracciate, al momento, appare poco praticabile. La politica pesa nelle tappe della governance di un'Assemblea territoriale, ancora oggi senza una vera struttura interna e con un manager, a sua volta da individuare entro i prossimi mesi. Chiaramente, non è da trascurare l'indagine aperta dalla procura di Caltanissetta, volta ad approfondire le vicende che toccano le società del ciclo idrico, troppo spesso segnato da disservizi e passi non in linea con il contratto.
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