Ati idrico, ufficiale l'assemblea per la nuova governance: sindaci convocati dal presidente Conti
Sarà un risiko, politico e non solo. Il capitolo del servizio idrico non è certamente di facile approccio, con un'Ati che va rafforzata quanto a personale, partendo dall'individuazione del direttore generale, casella vuota ormai da diversi anni
Gela. I sindaci dell'Assemblea territoriale idrica chiamati a definire la nuova governance. E' ufficiale la convocazione da parte del presidente, il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti. La prima chiamata è fissata per il prossimo 20 ottobre. Nel caso di un nulla di fatto, se ne riparlerà il giorno successivo, in seconda convocazione. L'Ati dovrà esprimere l'eventuale successore dello stesso Conti, che sulla carta non appare interessato a una riconferma, almeno così ha fatto più volte intendere. Non tutti sono convinti che il sindaco niscemese sia completamente fuori dai giochi, soprattutto se il centrodestra non dovesse riuscire a finalizzare un'intesa complessiva. Sulla soglia ma non troppo, rimane il primo cittadino gelese Terenziano Di Stefano. Con il centrodestra che ha la guida del Libero Consorzio e del ciclo dei rifiuti, attraverso la presidenza del cda della Srr4, una “geografia” più aperta potrebbe spingere il sindaco civico verso la presidenza ma tutto è da definire. Gela è il Comune più grande dell'intera provincia e da sempre quello che ha dovuto sostenere le peripezie più pesanti in materia di servizio idrico. Se il centrodestra dovesse blindare la presidenza Ati, per Di Stefano potrebbe esserci poco da fare. In caso contrario, magari approfittando di qualche appoggio trasversale e del supporto di chi si rifà a un'area civica attualmente in costruzione sul territorio, potrebbe essere scritto un finale differente per il sindaco gelese. Tutto è in essere: accordi già messi nero su bianco non se ne vedono. Non sono da escludere neppure soluzioni che vadano verso la presidenza a un sindaco di uno dei Comuni più piccoli, chiaramente con il beneplacito di quelli che potrebbero lasciare lo spazio necessario. Sarà un risiko, politico e non solo. Il capitolo del servizio idrico non è certamente di facile approccio, con un'Ati che va rafforzata quanto a personale, partendo dall'individuazione del direttore generale, casella vuota ormai da diversi anni.
In foto il presidente Ati Conti e il sindaco Di Stefano
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