Ati idrico, ok dup e bilancio: governance da definire, Conti "lavorato su investimenti"

Conti proseguirà nello svolgimento del proprio ruolo di presidente, fino a quando i sindaci non troverano l'intesa generale sul successore, che si fa fatica, attualmente, a scorgere. All'assemblea ha preso parte anche il sindaco Di Stefano

04 settembre 2025 19:30
Ati idrico, ok dup e bilancio: governance da definire, Conti "lavorato su investimenti" -
Condividi

Gela. I sindaci dell'Assemblea territoriale idrica, che sovraintende il ciclo provinciale, hanno approvato il documento unico di programmazione e il bilancio 2025-2027. Il voto è stato all'unanimità dei presenti. Inoltre, il presidente Ati Massimiliano Conti ha esposto la sua relazione finale, tracciando gli esiti di sei anni di mandato alla guida dell'Assemblea. A differenza di quanto inizialmente preannunciato, ai lavori ha partecipato pure il sindaco gelese Terenziano Di Stefano. Al momento, sono state accantonate le divergenze circa la strategia sulla nuova governance, che per Di Stefano fa registrare ritardi eccessivi, dato che a oggi non c'è una linea unica circa il successore di Conti. Se ne discuterà nel corso di una prossima riunione. “Quando ci saranno le condizioni, convocherò i sindaci – spiega Conti – per ora, è importante aver approvato atti finanziari e di programmazione, con l'assenso di tutti i primi cittadini presenti alla convocazione. In questi anni, abbiamo lavorato sempre nell'interesse dei cittadini, per fornire un servizio adeguato. Abbiamo congelato la tariffa, sfruttando il risparmio sui costi di acquisto dell'acqua. Chiaramente, c'è ancora molto da fare”. Il sì è arrivato anche dai due sindaci dei Comuni più grandi, Gela e Caltanissetta. “Alla fine, ho deciso di prendere parte – precisa Di Stefano – perché il bilancio, nella sua parte di programmazione, prevede ulteriori investimenti per il territorio. Devo dire, comunque, che da quando mi sono insediato ho sempre avuto la possibilità di confrontarmi con il presidente Conti e la situazione generale, oggettivamente, è migliorata sul servizio idrico. Non ci sono più le scene emergenziali di qualche anno fa e questo si deve agli investimenti concretizzati e alla programmazione che è stata messa in campo”. C'è da migliorare e tutti i sindaci lo hanno ribadito nei loro interventi. Conti proseguirà nello svolgimento del proprio ruolo di presidente, fino a quando i sindaci non troverano l'intesa generale sul successore, che si fa fatica, attualmente, a scorgere. Definire tutti gli incastri non sarà per nulla semplice e tra i nomi che sembrano ancora in lizza c'è quello di Di Stefano, politicamente su un fronte, quello civico e progressista, che non ha però gli stessi numeri (almeno potenziali) di un centrodestra che pare prevalere. Gela è il Comune più grande di tutta la provincia e la presidenza Ati, soprattutto per la vicenda specifica che connota la città e il servizio idrico, potrebbe chiudere un cerchio, dato che sia il Libero Consorzio sia la Srr, per il servizio rifiuti, sono sotto insegne centrodestra. L'Ati, di fatto, rimane una struttura che va completata, partendo dal direttore generale, che a questo punto potrebbe essere designato dopo l'elezione della nuova governance. Conti, in questi anni, ha impostato la sua attività sul contatto diretto con i Comuni e con i sindaci, interloquendo con le società del ciclo idrico, il sovrambito di Siciliacque e l'ambito di Caltaqua, assai spesso al centro di critiche per un servizio che ha dimostrato falle notevoli. L'attuale presidenza ha imperniato il mandato sugli investimenti e sulla concretizzazione di lavori essenzali per limitare il deficit infrastrutturale. Toccherà ai sindaci decidere come e con chi andare avanti.

In foto i sindaci Di Stefano, Conti e Zuccalà

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela