Gela. “Assunzioni sospette o clientelari per i servizi sociali? Se ci sono state, vengano segnalate alle autorità competenti. In ogni caso, non sono mai state effettuate durante la precedente campagna elettorale.
E’ vero, alcune lavoratrici, durante una recente riunione, hanno indicato almeno trenta casi che definiscono anomali. Ribadisco, però, non hanno nulla a che fare con la campagna elettorale 2010”.
La denuncia del consigliere Siragusa. L’assessore Fortunato Ferracane, già titolare della delega ai servizi sociali, risponde al consigliere comunale dell’Udc Guido Siragusa che ha già preannunciato (proprio alla nostra testata) l’intenzione di chiedere, in sede di consiglio comunale, tutti i dati sul numero di operatori impegnati nei servizi sociali garantiti dall’ente.
“Negli ultimi mesi – ha precisato lo stesso Siragusa – abbiamo assistito a tante proteste delle lavoratrici e dei lavoratori di questo settore, pensiamo all’accudienza per anziani e disabili. C’è veramente da indignarsi. Non tanto, però, a causa dei ritardi nei pagamenti quanto, piuttosto, per il fatto che questi operatori guadagnino tra i 90 e i 200 euro al mese. Sono cifre indegne per chi lavora. A questo punto, ci sarebbe da domandarsi perché questo accade? In aula, chiederò tutti i dati. Voglio capire se, soprattutto all’indomani della campagna elettorale del 2010, c’è stato un aumento sproporzionato di assunzioni. Ho il sospetto che le denunce arrivate da molti lavoratori di questo comparto possano essere fondate. Si guadagnano cifre irrisorie perché ci sono troppi operatori”.
L’accreditamento stoppa le assunzioni “di comodo”? L’assessore Ferracane, comunque, mette in luce le tante differenze che, in pochi anni, si sono succedute nella gestione dei servizi comunali d’accudienza e non solo. “Non esiste più – conclude – un modello che permette all’eventuale impresa aggiudicataria di gestire in toto l’intero servizio, giostrando anche sul piano delle assunzioni. Da alcuni anni, è previsto un sistema d’accreditamento imposto anche dalla regione. Quindi, non sono più le singole imprese del settore o le cooperative a decidere. Spetta direttamente all’utente finale scegliere da chi farsi assistere. Per questa ragione, devono essere fornite le migliori prestazioni per evitare che l’utente cambi idea o si possa affidare ad altri. Su questo fronte, sono pronto a confrontarmi con chiunque anche in sede di consiglio comunale”.