Gela. Dovrà attendere la fine dell’isolamento domiciliare, dovuto al Covid. Il sindaco Lucio Greco, alla ripresa della sua normale attività istituzionale, sembra intenzionato a tenere la verifica politica chiesta da diversi alleati. L’ha spiegato ai suoi anche ieri sera, nel corso di un vertice fissato per valutare il piano economico finanziario e il provvedimento Tari. L’avvocato si trova ad affrontare lo strappo di Italia Viva e le dimissioni dell’ormai ex assessore Cristian Malluzzo, che ha lasciato scoperto il settore ambiente, uno dei più delicati. In questa fase, sarà proprio il primo cittadino a mantenere l’interim, in attesa di individuare il successore dell’esponente renziano. Il confronto interno alla maggioranza dovrebbe servire a prevenire ulteriori incomprensioni e probabilmente a concordare le modalità di scelta del nuovo assessore. “Penso proprio che un incontro sarà convocato – dice il vicesindaco Terenziano Di Stefano – in base a quello che ci ha riferito ieri il sindaco si sarebbe dovuto tenere in settimana, però adesso è arrivata la positività al Covid”. I civici, che in giunta si rifanno anche a Di Stefano, sono stati tra i primi a richiedere con insistenza una verifica politica, così da definire lo scenario amministrativo per gli ultimi due anni. Un’intesa politica complessiva, a maggior ragione con le regionali che si avvicinano, potrebbe costituire un punto quasi di arrivo più che di partenza. Il vicesindaco pare certo che questa volta non ci saranno vedute divergenti. “Non credo che ci siano gruppi di maggioranza, come è accaduto in passato, che porranno richieste su un secondo assessorato – dice – è una questione che si era già posta lo scorso anno, ma credo che sia superata”. I civici, che non si sono mai collocati sulle barricate, non si opporrebbero neppure ad un eventuale allargamento della maggioranza, magari con l’assessorato rimasto vacante da affidare a riferimenti di partiti che sono attualmente fuori dall’alleanza. “Noi abbiamo sempre dialogato con tutti, maggioranza e opposizione – dice ancora – non ci facciamo troppi problemi quando c’è da garantire l’interesse della città. E’ sicuramente un momento molto delicato e sarà il sindaco a decidere. Non spetta a noi la scelta. Ci attendono gli ultimi due anni e non sono per nulla contrario ad un ampliamento della platea di maggioranza, con forze che possano dare serenità ai settori e assicurare continuità nel lavoro in corso. Se si trattasse di forze che possano contribuire anche al rafforzamento dei numeri in consiglio comunale, penso sarebbe anche meglio. Se ci sono dei soggetti che vogliono spendersi veramente per dare un contributo maggiore, in un momento delicato, sono bene accetti”.
Ai renziani di Italia Viva, più volte i pro-Greco hanno contestato il fatto di avere una rappresentanza in giunta ma senza una compagine consiliare. Con l’addio, l’assessorato potrebbe finire invece ad un nuovo potenziale titolare, che abbia alle spalle rappresentanza consiliare e non solo. Di Stefano non fa identikit politici particolari e ribadisce che si tratta di “una valutazione personale”. L’ultima parola tocca al sindaco, forse a seguito di una verifica politica attesa da diverse settimane e che la positività al Covid potrà ritardare ma non depennare del tutto.