Asse Caltanissetta-Gela per la droga, sui cugini Rinzivillo anche le dichiarazioni di un collaboratore

Secondo gli investigatori, il mercato della droga avrebbe permesso ingenti entrare sia ai gruppi nisseni sia ai fornitori gelesi

12 giugno 2025 13:31
Asse Caltanissetta-Gela per la droga, sui cugini Rinzivillo anche le dichiarazioni di un collaboratore  -
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Gela. Nell'inchiesta che nella notte ha condotto ad arresti in città, a Caltanissetta e Siracusa, c'è anche un terzo gelese, il quarantacinquenne Gianluca Giuseppe Raniolo, per il quale però il gip del tribunale nisseno non ha autorizzato alcuna misura. Raniolo fu coinvolto in un'altra indagine antidroga, sempre per rapporti con contatti nisseni, quella ribattezzata "Tritone". I gelesi, soprattutto il trentaseienne Giovanni Rinzivillo e il ventenne Luigi Rinzivillo, sono considerati i fornitori principali. Secondo i pm della Dda nissena, erano attivi per favorire il clan di mafia dei Rinzivillo. Il loro ruolo sarebbe stato delineato attraverso, tra gli altri elementi, le dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Calogero Orazio Peritore. I due Rinzivillo sono legati da vincoli di parentela, essendo cugini. Il gip, analizzando l'intero materiale raccolto dalla Dda e dai carabinieri, ha autorizzato la custodia cautelare in carcere per i due Rinzivillo e per i nisseni Giuseppe Vincenzo Pio Ferro, Emanuele Giardina, Alex Lauria, Michele Valentino Tomasella, Manaue Sagona e Alfonso Francesco Sanfilippo. Domiciliari invece per Jessica La Magra, compagna di Tomasella, e per Maria Spoto, compagna di Sagona. I primi interrogatori di garanzia sono previsti per domani. Secondo gli investigatori, il mercato della droga avrebbe permesso ingenti entrate sia ai gruppi nisseni sia ai fornitori gelesi. Per mesi, gli indagati sono stati monitorati e intercettati.

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