Gela. Sono tanti i medici e le strutture convenzionate che, da mesi, non ricevono risposte dall’Asp. I pagamenti dovuti per le prestazioni svolte non sono stati sbloccati. I sindacati del settore non escludono iniziative, anche plateali. Asp non paga dalla mensilità dello scorso marzo e ancora oggi non ci sono indicazioni, nonostante la normativa preveda versamenti da effettuare entro il termine di trenta giorni dal momento della notifica della fattura (sono sessanta invece per gli enti del servizio nazionale). I sindacati e le organizzazioni del settore (tra questi l’Assocendisandirar, l’Sbv e il sindacato Radiologi) hanno già inoltrato delle diffide ufficiali, ma il management Asp e il direttore generale Alessandro Caltagirone non hanno dato seguito. Istanze per il rispetto della normativa in materia sono partite dalla Cgil. I pagamenti non ci sono e tante strutture, della città e del territorio, temono ripercussioni economiche, anche gravi. Non solo i titolari, ma tanti dipendenti potrebbero risentire di un sistema, che sembra essersi bloccato, senza vere risposte dai manager Asp. I sindacati e i professionisti convenzionati spiegano che i provvedimenti per i pagamenti sarebbero già pronti, ma mancherebbe la firma di Caltagirone. “E’ una situazione che si verifica solo con l’Asp di Caltanissetta”, fanno sapere.
Senza pagamenti regolari, non sarà possibile garantire i Durc, pretesi invece da Asp. Una situazione preoccupante, con i sindacati e gli operatori che temono il “default” di tante strutture. Ora, potrebbero decidere di informare direttamente il prefetto di Caltanissetta, ritenendo che la situazione sia di “estrema gravità”.