Gela. Probabilmente, anche se non c’è ancora nulla di ufficiale, la direzione cittadina del Pd, dopo il congresso della scorsa domenica, potrebbe tenersi la prossima settimana. Il neo segretario cittadino Guido Siragusa sta lavorando per arrivare alla convocazione. La direzione, la prima del nuovo corso, dovrebbe servire a fare il punto della situazione e a tracciare le rotte politiche che accompagneranno i dem nei prossimi mesi, oltre che a completare la segreteria. L’unica nomina, allo stato, è quella del vice di Siragusa, Licia Abela. Il segretario avrà come punto di riferimento, in municipio, i due consiglieri dem, Gaetano Orlando e Alessandra Ascia, che gli hanno manifestato il pieno sostegno. Prima di tutto, almeno in una prospettiva strettamente politica, il partito cittadino dovrà mettere un punto certo sui rapporti con l’amministrazione comunale. Il consigliere Ascia, che durante il congresso ha toccato aspetti piuttosto delicati anche degli equilibri interni, non sembra avere molti dubbi. “E’ importante che nel partito, da qualche tempo, si sia ritornati a parlare di primarie e di una militanza attiva – dice – bisognerà definire un quadro chiaro delle alleanze. C’è sicuramente il rapporto con il Movimento cinquestelle da valutare, anche se al loro interno è in atto un processo di forte discussione e ci sono cambiamenti in vista. Non trascurerei l’area moderata dell’Udc, oltre a Leu, alla Bonino e ad Italia Viva. In città? Sicuramente, il futuro non ci porterà ad alleanze con Forza Italia, solo per fare un esempio. Per il resto, si vocifera di movimenti che si appresterebbero a nascere, ma rimangono solo voci”. Un capitolo a parte è quello segnato dal dialogo con il sindaco Lucio Greco, presente al congresso della scorsa settimana. “Le aperture ci sono da entrambe le parti – spiega ancora – mi pare che né il sindaco né il Pd abbiano messo paletti. Anzi, credo che il sindaco sia contento del fatto che si torni a dialogare. Una consultazione ufficiale, però, dovrebbe aprirla proprio il primo cittadino. Non spetta al Pd. Sta passando del tempo, forse perché non c’è ancora la piena convinzione di rilanciare il rapporto politico”. Ascia pare schierarsi tra i dem che vorrebbero giocarsi la carta del ritorno attivo nell’amministrazione comunale, dopo la separazione (non traumatica) dello scorso anno. L’ex presidente del consiglio comunale non trascura la corsa verso le regionali, a partire però da un presupposto essenziale.
“Le regionali? Sarà una competizione elettorale molto difficile, come è accaduto nel recente passato – conclude – sono certa che il Pd locale potrà ambire all’elezione di un rappresentante, ma solo se apriremo veramente al territorio e alle istanze dei cittadini. La guida di Peppe Di Cristina ha rilanciato il partito. Ha fatto bene in città e sta facendo altrettanto in provincia. Guido Siragusa apre una nuova fase politica. Ha un modus operandi differente. Sia lui che Di Cristina hanno qualità. Un mio ruolo? Non sono interessata alle poltrone”. Le parole del consigliere comunale confermano che la strada del Pd passa inevitabilmente dalla risoluzione dell’enigma dei rapporti con il sindaco.