Artisti siciliani nella mostra "Ombre di guerra": al via a Trieste

Si potrà visitare fino al 13 luglio

A cura di Redazione Redazione
14 giugno 2025 12:00
Artisti siciliani nella mostra "Ombre di guerra": al via a Trieste -
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Trieste.  Diciassette artisti siciliani alla mostra “Ombre di guerra”, che ieri è stata inaugurata al Museo della Guerra per la Pace “Diego de Henriquez” di Trieste. L’evento è patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e organizzato dalla locale sezione dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra presieduta dall’acatese Fabio Casì, in sinergia con l’assessorato comunale alla Cultura. Un altro acatese, il maestro Luigi Marco Iacono, ha curato e allestito l’esposizione, che oltre al recupero della memoria, vuole essere riflessione e denuncia a ottantuno anni dal bombardamento della città che causò la morte di circa 450 persone e ne ferì oltre mille. Le opere sono di Arturo Barbante, Guido Carpinteri, Patrizia Cerminara, Valentina Dezio, Gabriella Di Natale, Giulia Erba, Luigi Marco Iacono, Francesco Lantino, Rosetta Giambarresi, Giovanna Giaquinta, Serenella Guzzo, Kristo Neziraj, Gino Taranto, Ausilia Miceli, Enzo Napolitano, Beatrice Nicosia e Marzia Nigito. La mostra vuole essere anche un omaggio a tutte le vittime civili della guerra, troppo spesso dimenticate, ridotte a numeri, a statistiche. Attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, si vuole restituire loro umanità, voce, dignità. Ma al tempo stesso “Ombre di guerra” lancia un messaggio urgente e universale: la pace non è solo un’assenza di conflitto, ma un cammino che si costruisce ogni giorno, a partire dalla memoria e dalla consapevolezza del dolore che ogni guerra porta con sé. Si potrà visitare fino al 13 luglio, dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 16. "Sono onorata di prendere parte alla mostra collettiva di pittura che si tiene a Trieste, un’occasione preziosa di condivisione artistica e riflessione collettiva. Il tema della guerra, profondo e doloroso, tocca le corde più intime dell’animo umano. Attraverso la mia opera, ho cercato di trasmettere il dolore e la sofferenza di chi ha perso qualcuno, dando forma visiva a un’emozione universale che, pur nella sua intensità, ci unisce come esseri umani. Partecipare a questa collettiva rappresenta per me non solo un’opportunità artistica, ma anche un impegno emotivo e morale verso la memoria, la consapevolezza e la pace", ha spiegato Marzia Nigito.

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