Gela. Tensione in una palazzina dello Iacp in via Artigiani, nel quartiere Albani Roccella. Davanti alla notifica di un provvedimento di sfratto, una giovane donna ha deciso di barricarsi in casa insieme al piccolo figlio. Con loro, c’è anche il marito.
“Abbiamo occupato un alloggio abbandonato da anni – spiegano – lo abbiamo ristrutturato e, da circa sette anni, paghiamo i canoni. Adesso, vogliono buttarci fuori. Siamo senza lavoro e senza tetto. Dove dovremmo andare a vivere?”.
Sul posto, sono arrivati i carabinieri del reparto territoriale, i vigili del fuoco e personale del 118. È attualmente in corso un procedimento civile d’opposizione allo sfratto.
“Chiediamo solo qualche giorno in più – dice il loro legale Lucio Greco – si tratta di un atto di buona coscienza da parte di tutti”. A reclamare l’alloggio, sono i legittimi assegnatari che, a loro volta, si sono rivolti ad un legale di fiducia, l’avvocato Giovanna Cassara’. Una contrapposizione davanti ad un’emergenza abitativa sempre più drammatica.
