Gela. Tutti convocati per una prima analisi del prossimo contenuto della Tari, l’imposta necessaria alla copertura dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
La differenziata al 35%. Il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia ha convocato i capigruppo. La giunta, rappresentata anche dall’assessore Fabrizio Morello e dal vice sindaco Simone Siciliano, è pronta a portare in aula l’atto, dopo i necessari passaggi amministrativi. In base alle prime proiezioni effettuate dai dirigenti, ci sarà un aumento medio, per le utenze domestiche, di circa il quaranta percento. Il piano economico finanziario per l’anno in corso prevede un costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti non inferiore ai dieci milioni di euro. I proventi della raccolta differenziata non sembrano aiutare: il risparmio si aggira intorno ai 536 mila euro, con una quota del 35%. A questo punto, spetta ai gruppi consiliari valutare l’ipotesi del voto favorevole all’atto. Lo scorso anno, l’aula scelse di non votare l’aumento proposto dalla neo giunta del sindaco Domenico Messinese. “Sono dati reali e l’aumento è quasi scontato – spiega l’assessore al bilancio Fabrizio Morello – sicuramente, cercheremo di favorire i ceti più in difficoltà”. Non a caso, alcuni capigruppo, compreso quello del Pd Vincenzo Cirignotta, hanno proposto di concentrare gli aumenti soprattutto su uffici bancari e sedi aziendali, limitando la quota di attività commerciali e utenze domestiche. A questo punto, parte il confronto, soprattutto politico. La base di partenza, comunque, sembra poggiare sulla necessità di rivedere l’organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
La protesta del gruppo misto. Il gruppo misto, invece, ha contestato le modalità di convocazione della riunione. “Non si può convocare una riunione, comunque molto importante – dice il centrista Carmelo Casano – in poche ore. La convocazione ufficiale è arrivata solo nella tarda mattinata di oggi. C’è bisogno di consultarsi con i propri gruppi di riferimento. Per questa ragione, ho scelto di nno partecipare”.