Gela. Qualche momento di tensione c’è stato, ma le celebrazioni per ricordare lo sbarco alleato del 10 luglio 1943 si sono svolte regolarmente. Esultano gli attivisti del No Muos, convinti di essere riusciti nel loro intento di “rovinargli la festa”.
Soddisfatte le autorità politiche per la riuscita dell’evento, che ha richiamato in città anche turisti. Uno degli attivisti è stato condotto in commissariato ed arrestato. Si tratta del noto pacifista Turi Vaccaro che mesi fa si arrampicò in una delle antenne Muos di contrada Ulmo. Le forze dell’ordine si sono presentate in divise antisommossa. La presenza dell’ambasciatore americano David Thorne è stata utile per parlare della questione Muos. “Non conosciamo ancora i contenuti della sentenza del tribunale amministrativo. E’ meglio aspettare per vedere cosa dicono esattamente i giudici. Quello che stiamo facendo a Niscemi è una cosa che abbiamo deciso con il governo italiano e anche con il governo siciliano. Spero che si possa trovare un modo per andare avanti”. Lo ha detto l’ambasciatore Usa David Thorne dopo che il Tar ha respinto i ricorsi del ministero della Difesa contro il decreto regionale di stop dei lavori.«Storicamente non mi sembra che gli americani siano degli invasori. Una cosa è la vicenda del Muos che per la Regione Siciliana è legata alla difesa della salute e un’altra cosa è l’antiamericanismo». Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, oggi a Gela per celebrare il settantesimo anniversario dello sbarco alleato in Sicilia. Il presidente ha commentato con i cronisti la decisione del Tar che ieri ha rigettato la richiesta di sospensiva del blocco dei lavori del sistema satellitare delle forze armate Usa a Niscemi, presentata dal ministero della Difesa.