Gela. Due meccanici gelesi, padre e figlio di 50 anni e 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri del locale reparto territoriale con l’accusa di avere taroccato autovetture rubate in Lombardia.
I due sono stati trasferiti presso il carcere di contrada Balate alle prime luci dell’alba.
E’ stata raggiunta da un provvedimento cautelare anche la moglie e madre dei due meccanici accusati di avere fatto parte di una banda di ucraini dedita al furto di suv nel nord Italia. Complessivamente sono 7 le persone arrestate, 2 delle quali sono Ucraini. L’operazione è stata avviata dai carabinieri di Saronno tra le province di Varese, Milano, Torino e a Gela.
Secondo gli inquirenti i due avevano avviato un’officina a Varese dove avrebbero modificato i numeri di telaio e le targhe dei veicoli con lo scopo di venderli. Le accuse emesse dal gip del tribunale di Varese sono di furto, riciclaggio e ricettazione. I due meccanici gelesi, al momento dell’arresto, si trovavano in città ma risiedono in Lombardia.
In meno di due mesi sono stati contestati al gruppo d’azione circa venti furtii. Il modus operandi si ripeteva sistematicamente: due ucraini, eseguivano i furti e trasportavano i mezzi rubati presso l’officina tradatese, dove padre e figlio li “ripulivano” per poi farli reimmettere nel mercato clandestino di vendita di auto.
