Gela. Lascia il carcere e verrà sottoposto agli arresti domiciliari. Il collegio penale che lo sta giudicando ha accolto la richiesta avanzata dalla difesa del venticinquenne Ruben Licata. Il giovane è a processo dopo che i carabinieri, nella sua abitazione, sequestrarono armi e droga. Di recente, come chiesto dal difensore (l’avvocato Sinuhe Curcuraci), Licata è stato ammesso al giudizio abbreviato e risponderà alle accuse proprio davanti al collegio penale. Per la difesa, sarebbero mancate le condizioni per giustificare ancora la detenzione in carcere. Licata ha confermato in fase di indagine la disponibilità delle armi, che però ha spiegato gli sarebbero servite solo per difesa personale. La presenza della droga l’ha motivata sostenendo di farne uso. Gli accertamenti partirono dopo che i carabinieri lo trovarono fuori dalla sua abitazione, nonostante l’obbligo degli arresti domiciliari.
Vennero sequestrate munizioni e il giovane sostenne di essersi allontanato senza autorizzazione per una necessità lavorativa. I carabinieri trovarono anche una pistola semiautomatica calibro 7,65 e una carabina.