Gela. Niente simbolo dell’Unione dei Siciliani a supporto del “civico” Lucio Greco. I vertici del movimento fondato dal vicepresidente della Regione Gaetano Armao alla fine hanno detto no all’ex assessore Francesco Salinitro e agli altri esponenti che hanno portato in città il movimento sicilianista e che appoggiano la corsa del Progetto civico. “Il centrodestra locale ha la responsabilità di non essere riuscito a compattarsi su un unico candidato, come invece accaduto alla Regione – dice Armao – in questa situazione, Unione dei Siciliani non si schiera. Faccio un appello a tutti. Si trovi l’unita su un unico candidato condiviso. Siamo unione e non divisione dei Siciliani. Spero che eventualmente si possa arrivare ad un accordo in vista del ballottaggio”. Gli esponenti locali confermano la scelta di Greco. “L’Unione dei Siciliani di Gela ha lavorato con determinazione in questi mesi per giungere ad individuare un candidato di espressione civica attorno al quale aggregare l’intero arco di forze politiche che in Sicilia sostiene il governo Musumeci – dicono gli esponenti locali – il candidato a sindaco sul quale abbiamo espresso il nostro consenso è l’avvocato Lucio Greco, espressione del bisogno di sviluppo, di innovazione e di trasparenza della nostra città. Allo stesso modo dobbiamo prendere atto che il centrodestra non è stato capace di raggiungere l’unità. Pur non essendo in alcun modo responsabili della divisione, scegliamo di affrontare la campagna elettorale senza il simbolo del nostro movimento non essendo disponibili, anche a salvaguardia delle prerogative della nostra città, ad essere causa di divisione delle forze che in Regione sostengono il governo Musumeci”.
Armao ha deciso di non voltare le spalle all’alleanza di centrodestra che adesso sostiene il leghista Giuseppe Spata, compresa l’area di Forza Italia che si rifà alla deputata nazionale Giusi Bartolozzi e all’ex deputato regionale Pino Federico. Al ballottaggio nessuno esclude l’eventuale unità. “Apprezziamo la scelta del coordinatore nazionale dell’Unione dei Siciliani Rino Piscitello e del presidente onorario Gaetano Armao per averci riservato tale decisione – concludono – i nostri aderenti proseguiranno il loro impegno nel Progetto Civico per Gela che fin dall’inizio abbiamo contribuito a costruire. I nostri percorsi si riuniranno a quelli del nostro movimento alla fine del primo turno elettorale quando, auspichiamo, il centrodestra ritroverà la sua unità d’azione”.
Intanto il coordinatore nazionale dell’Unione dei siciliani Rino Piscitello ha voluto sottolineare, attraverso una nota stampa, la scelta del movimento locale: “La scelta di non presentare il simbolo del movimento è stata assunta autonomamente dal gruppo di Gela – scrive Piscitello – al quale era stata delegata ogni decisione. Resta inteso che abbiamo apprezzato e condiviso la scelta fatta che conferma che il nostro movimento è ovunque impegnato a unire tutte le forze che a livello regionale fanno parte del governo Musumeci e che quindi in situazioni di divisione evita di utilizzare il proprio simbolo”.
Armao da per scontato che il centrodestra dopo il primo turno sarà unito per il ballottaggio. Non spiega però chi, secondo lui, dei due schieramenti ci andrà e soprattutto non tiene conto che entrambe le liste di centrodestra potrebbero andare al ballottaggio e allora lui che farà? Forse se la giocherà a testa croce? Ecco il genio dell’ovvietà.