“Argo-Cassiopea”, riparte il tavolo sulle prescrizioni ambientali: percorso ancora molto lungo

 
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Gela. La produzione a pieno regime del progetto per il gas “Argo-Cassiopea” dovrebbe concretizzarsi entro fine anno. Nelle scorse settimane, Enimed ha fatto sapere che sono partite le prime attività. Il governo regionale ha appena rilasciato il decreto per la ripartizione delle royalties, riconosciute ai tre Comuni costieri toccati dal progetto, Gela, Butera e Licata. Il percorso che invece stenta a decollare è quello delle prescrizioni imposte alla multinazionale nelle due autorizzazioni comunali rilasciate negli scorsi anni, proprio per far andare avanti l’iter di “Argo-Cassiopea”. Domani riprende il tavolo tecnico, che ad oggi ha alle spalle solo pochi incontri e sostanzialmente nessun riscontro pratico. L’attuazione delle prescrizioni è finalizzata a garantire la tutela ambientale di intere aree, in mare e a terra, che rientrano nei quadranti toccati dall’investimento per il gas, che prevede inoltre una base a terra per l’immissione nella rete nazionale. Il riferimento della Riserva Biviere Emilio Giudice, per anni, ha chiesto un confronto costante per arrivare ad un cronoprogramma preciso sull’attuazione delle prescrizioni. Sono diverse le misure indicate nelle autorizzazioni ma il percorso per attuarle pare molto lungo e complesso. Servono risorse ingenti e per Giudice l’osservanza delle prescrizioni avrebbe dovuto anticipare l’avvio dei lavori per il gas. I giacimenti lungo la costa sono visti come essenziali per rafforzare la dotazione nazionale. Istituzioni e politica si sono concentrate sul programma posto in essere dalla multinazionale e sulle royalties c’è stata piena sintonia di vedute, indipendentemente dagli schieramenti.

Il sindaco Di Stefano aveva preannunciato l’intenzione di riattivare gli incontri. Una delle ultime riunioni, a maggio, fece emergere la necessità di una mappatura dettagliata delle aree sulle quali intervenire per adempiere. In base alle prescrizioni contenute negli atti autorizzativi comunali, vanno concentrati interventi consistenti di risanamento e salvaguardia ambientale. Ad agosto, è entrato in vigore il regolamento europeo sul ripristino degli ambienti naturali, altro fronte che andrà analizzato con attenzione.

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