"Argo-Cassiopea", mancano numeri precisi sugli incassi dalle royalties: sindaci pronti a rivolgersi alla Regione
Sul trenta per cento riconosciuto alla Regione, il 43,50% va a Gela e Licata mentre il 13% a favore di Butera, numeri finali di una trattativa rivelatasi assai serrata
Gela. “Argo-Cassiopea”, come è stato spiegato pubblicamente durante l'incontro di sabato scorso, sta compattando le finalità istituzionali di tre Comuni, Gela, Licata e Butera, lungo le cui coste si sviluppa il progetto per il gas di Enimed. Quella della multinazionale non è soltanto un'iniziativa volta al rafforzamento dei quantitativi per l'approvvigionamento nazionale ma permette pure ai tre enti di proiettarsi su una cospicua entrata nelle casse. Da “Argo-Cassiopea” riceveranno royalties, ottenute a consuntivo di un pressing politico e istituzionale che ha fatto aprire i cordoni della borsa, altrimenti rivolti solo allo Stato e alla Regione. L'entità effettiva di quanto riceveranno materialmente i tre municipi, dalla produzione annuale di gas, non è ancora certa. Già per questo scorcio d'anno, seppur con estrazioni a pieno regime solo da qualche mese, ci saranno introiti. Quanto, però, non è dato saperlo. Motivo che spinge i sindaci Di Stefano, Balsamo e Zuccalà, a rivolgersi ufficialmente alla Regione. Intendono avere un prospetto preciso del quadro economico che si troveranno davanti, una volta che perverrà il via libera agli stanziamenti. Per Gela e Licata, enti in dissesto, si tratta di numeri ancor più importanti, data la penuria di altre risorse. Da Palermo, per ora, non sono pervenute indicazioni precise. Silenzio che appunto sta spingendo i primi cittadini a passare alle vie di fatto, con una richiesta formale, così da quantificare l'entità delle royalties per l'anno in corso. Sul trenta per cento riconosciuto alla Regione, il 43,50% va a Gela e Licata mentre il 13% a favore di Butera, numeri finali di una trattativa rivelatasi assai serrata.
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