Gela. In settimana, potrebbe arrivare l’ultima autorizzazione comunale per le opere a terra del progetto “Argo-Cassiopea”, l’investimento di Eni sul gas che impegna la parte più consistente dei fondi del protocollo di intesa del 2014. Il dirigente Emanuele Tuccio e i tecnici sono al lavoro per limare gli ultimi aspetti e rilasciare l’autorizzazione. Enimed, che coordina l’intero progetto, ha intanto proceduto a presentare istanza all’Autorità portuale della Sicilia occidentale, che ora è subentrata per la gestione dei procedimenti in atto. L’azienda ha avanzato richiesta per ottenere la concessione demaniale marittima nelle aree del progetto “Argo-Cassiopea”. Dodici anni, è questo il periodo indicato nella richiesta inoltrata dai manager della società di Eni che si occupa del settore up stream. “Per il trasporto mediante una condotta sottomarina del gas proveniente dai campi offshore alla centrale di trattamento onshore ubicata all’interno del sito multisocietario di Gela, previa realizzazione delle opere prodromiche allo stesso”, si legge nell’avviso dell’Autorità portuale, presieduta da Pasqualino Monti. Entro i prossimi trenta giorni potranno essere presentate eventuali osservazioni, da chi ne abbia interesse.
La richiesta inoltrata all’Autorità è un altro segnale dell’intenzione di Enimed di andare avanti in un progetto, ormai classificato come strategico per le riserve nazionali di gas. La scorsa settimana, invece, Saipem ha comunicato di aver concluso un contratto da trecento milioni di euro che copre tutte le fasi fino alla posa della gas pipeline che dovrà collegare i quattro pozzi dei giacimenti “Argo” e “Cassiopea” alla costa locale. I sindacati attendono sviluppi per avere garanzie sul cronoprogramma per l’inizio vero e proprio dei lavori.