Gela. I lavori del progetto “Argo-Cassiopea” di Enimed per lo sfruttamento delle riserve di gas lungo la costa locale sono iniziati da alcuni mesi, prima nell’area a terra e successivamente a mare, con i mezzi Saipem che si stanno occupando della posa delle linee. È uno degli investimenti più consistenti nel settore e sicuramente quello più cospicuo dell’intero protocollo di intesa del 2014. Dovrà assicurare un rafforzamento delle riserve nazionali di gas, in uno scenario del tutto mutato dall’attacco russo all’Ucraina. A rimanere irrisolto, al momento, è l’approccio verso eventuali royalties. La normativa in materia non prevede trasferimenti al Comune ma solo alla Regione e allo Stato. Di fatto, se così rimanessero le cose, l’ente non incasserebbe nulla da uno degli investimenti più importanti in assoluto, concentrato sulla costa locale. Lo scorso anno, la giunta approvò un atto di indirizzo proposto dal sindaco Lucio Greco. Si prevedevano forniture gratuite di gas, “mediante il rimborso della componente energia del prezzo”, per le abitazioni private e per le attività commerciali e le piccole imprese, con volumi di affari non superiori ai 100 mila euro. Il modello di riferimento, seppur in piccolo, è quello avviato in Basilicata, altra terra di estrazioni e che usufruisce di compensazioni ambientali ed economiche proprio dalle corporation del settore. L’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano fu tra i primi a porre la questione, conscio del fatto che la normativa taglia fuori i Comuni.
Un vero e proprio tavolo con la Regione non c’è mai stato anche se il presidente Renato Schifani, in campagna elettorale, assunse un impegno a valutare la questione. Di concreto, però, ad oggi non c’è stato nulla. Di Stefano, sulla sua pagina facebook, torna a porre il tema delle compensazioni da “Argo-Cassiopea” come uno di quelli principali che probabilmente avrà un posto nel programma per le prossime amministrative. L’esponente civico lancia la proposta, aprendo ad “una battaglia di popolo”. Scrive inoltre della necessità di una “battaglia civica” che metta insieme Gela, Niscemi, Butera e Licata (a sua volta toccata dallo sviluppo del progetto di Enimed). Il governo regionale, di recente, ha promesso compensazioni alla marineria licatese. Di Stefano è ancora più esplicito. “Vanno riconosciute compensazioni territoriali”, scrive. Gli obiettivi sono “una riduzione drastica del costo dell’energia, gas e luce, per tutti i residenti” e la “realizzazione di importanti opere, il nuovo porto di Gela e il nuovo stadio”. Interventi pubblici attesi da decenni e che secondo l’ex numero due della giunta possono concretizzarsi con le compensazioni che spettano al territorio. Dovranno essere la politica regionale e quella nazionale ad avere una posizione decisa ma i civici ci proveranno da subito, nell’ottica inoltre di un prossimo programma elettorale che passi anche da questo “valico”.
Almeno ci facessero pagare Gas e rifornimenti a prezzo di costo… Almeno quello. Anche perché al nord le città più intelligenti di noi lo pretendono e loro lo fanno eh?