Gela. “Senza risposte da una politica che, se potesse, asfalterebbe anche il mare”. Non usano mezzi termini gli aderenti all’associazione Macchitella, impegnati nel tentativo di non far definitivamente morire un fondamentale polmone ecologico, quello che si estende lungo la spiaggia del quartiere.
“Abbiamo avviato un’attività sperimentale di tutela di palme e pini – spiega il presidente dell’associazione Luigi Calà – inoltre, questo tratto di litorale potrebbe essere trasformato in un’aula didattica a cielo aperto per ospitare gli alunni delle prime classi e fargli conoscere l’importanza della biodiversità. Stiamo operando insieme ad altre associazioni come Legambiente, Lipu e il comitato di quartiere”.
Da mesi, però, non arrivano notizie dalle stanze di Palazzo di Città. “Non ci interessano i contributi a pioggia o gli aiuti economici di comodo – continua Calà – avevamo solo chiesto un parere sul nostro progetto. Invece, non si riesce neanche a capire quale funzionario comunale abbia la competenza per disporre l’installazione del contatore energetico che permetterebbe di far funzionare le docce, collocate a nostre spese lungo la spiaggia del quartiere”.
A questo punto, non mancano dubbi e perplessità. “L’unica risposta ricevuta – conclude Calà – è arrivata con le ruspe che hanno iniziato i lavori per la realizzazione di un nuovo lido balneare. Per questa ragione, ci siamo rivolti ai magistrati della procura”.