Area industriale, impianti a Caltaqua: passaggio ancora non finalizzato "ma non c'è inerzia Ati"

Il destino dei sistemi idrici, fognari e di depurazione delle aree industriali di Gela, Caltanissetta e San Cataldo, va ancora tracciato ma per i magistrati del Tar non c'è stato un inadempimento dell'Ati

12 giugno 2025 18:04
Area industriale, impianti a Caltaqua: passaggio ancora non finalizzato "ma non c'è inerzia Ati" -
Condividi

Gela.  La situazione generale rimane sempre piuttosto complessa da gestire. Secondo i giudici del Tar Palermo, però, non c'è stato un “silenzio-inadempimento” dell'Ati rispetto al trasferimento degli impianti idrici, fognari e di depurazione delle aree industriali di Gela, Caltanissetta e San Cataldo. Sulla base di disposizioni regionali, sono destinati a essere gestiti da Caltaqua, che nel recente passato ha più volte, pure con azioni giudiziarie, messo in luce l'assenza delle condizioni necessarie per avere da subito una piena operatività di questi sistemi. Proprio i manager della società italo-spagnola hanno però proposto ricorso al Tar, ritenendo che da diverso tempo, almeno un anno, dall'Ati non siano stati messi in atto i procedimenti per avallare il passaggio. Secondo i legali di Caltaqua, dall'Ati, attualmente presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, dovevano pervenire sia il Piano d'ambito aggiornato sia la relativa convenzione. Tutto questo, fino a oggi, mancherebbe, nonostante i tavoli tecnici che si sono tenuti nel corso del tempo. Nell'area industriale di contrada Brucazzi, sotto egida Irsap, il sistema fognario è proprio nella gestione dell'Istituto regionale sviluppo attività produttive mentre quello di depurazione è in capo a Eni Rewind. Il legale di Ati, richiamando le diffide spedite da Caltaqua, ha presentato documentazione che invece delinea le attività condotte per adempiere agli oneri previsti per finalizzare il trasferimento. I giudici sottolineano, nelle motivazioni, che “l’Ati, successivamente alla diffida del 28 marzo 2024, con nota del 27 maggio 2024 – non contestata – ha nuovamente disposto il trasferimento degli agglomerati industriali con effetto immediato, di Caltanissetta e Gela. La ricorrente era, pertanto, a conoscenza del complesso iter intrapreso, sicché non si ritiene sussistere la lamentata inerzia”. Il Tar ritiene che “l'Ati ha posto in essere quanto possibile, tenuto conto della situazione quale documentata anche in relazione a taluni impianti, al fine di giungere all’aggiornamento del Piano d’ambito e alla predisposizione della relativa convenzione”. Il destino dei sistemi idrici, fognari e di depurazione delle aree industriali di Gela, Caltanissetta e San Cataldo, va ancora tracciato ma per i magistrati del Tar non c'è stato un inadempimento dell'Ati. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela