Gela. I fondi, per un totale di circa ventuno milioni di euro, sono stati confermati sia dal governo nazionale sia da quello regionale. C’è stato l’assenso al rinnovo dell’accordo di programma per l’area di crisi, per i prossimi tre anni, in attesa che venga definitivamente ufficializzato. Proprio intorno all’accordo di programma e a tutto ciò che ne doveva conseguire si stanno determinando le verifiche della commissione consiliare sviluppo economico, presieduta dal dem Antonio Moscato. Lo stesso presidente e gli altri componenti Rosario Faraci, Lucia Lupo, Antonino Biundo e Cristina Oliveri, in questo periodo, stanno approfondendo i contenuti ma soprattutto vogliono valutare le ragioni dei mancati interventi sul territorio, con in testa quelli infrastrutturali. C’è stato un confronto con l’assessore Filippo Franzone. A corollario dell’accordo di programma, legato alla fase di riconversione della raffineria Eni, erano indicati interventi per l’infrastrutturazione, pure dell’area industriale. A oggi, mancano del tutto. Allo stesso modo, le valutazioni concernono uno strumento istituzionale che avrebbe dovuto attrarre investimenti alternativi a quelli di Eni: attualmente non si sono visti, a eccezione dell’unico concretizzato nel ciclo del packaging. Più volte, il sindaco Di Stefano e lo stesso Franzone, durante le riunioni del gruppo di coordinamento e controllo, hanno fatto rilevare i tempi lunghi e la farraginosità di procedure, probabilmente legate a una disciplina normativa da rivedere. Il rinnovo già definito difficilmente permetterà di cambiare registro.
Il senatore Pietro Lorefice, a più riprese, ha presentato interrogazioni al governo nazionale, sottolineando che l’intero iter, burocratico e non solo, andrebbe rivisto. Troppi ritardi nell’esame delle domande per accedere ai fondi, pochi supporti alle aziende locali e inoltre ha denunciato le mancanze della Regione, proprio sul tema. Il centrodestra del governo Schifani, invece, ha elogiato il rinnovo dell’accordo di programma. Il parlamentare Ars Scuvera ha parlato dell’intervento diretto del ministro Urso.