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Appalti controllati, arresti a Resuttano: ai domiciliari il sindaco Carapezza, neo consigliere provinciale

Alle recenti provinciali è stato eletto consigliere nella lista dei sindaci del Vallone

A cura di Redazione
04 giugno 2025 14:48
Appalti controllati, arresti a Resuttano: ai domiciliari il sindaco Carapezza, neo consigliere provinciale - Il sindaco Rosario Carapezza
Il sindaco Rosario Carapezza
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Resuttano. Nella mattinata odierna, nel corso delle indagini preliminari, i Carabinieri di Caltanissetta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di otto soggetti, tra cui il Sindaco del Comune di Resuttano Rosario Carapezza, neo consigliere provinciale, tre dipendenti comunali e quattro operatori economici – imprenditori e professionisti. In particolare, nei confronti del sindaco è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio per la durata di mesi 12 e divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione per mesi 12, invece, rispettivamente per i pubblici ufficiali e i professionisti coinvolti. L’indagine, avviata dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia nel maggio 2021 e riguardante un periodo temporale compreso tra il 2019 e il 2022, ha portato alla luce gravi indizi di colpevolezza, come evidenziato nel provvedimento custodiale, riguardantia prevalenza di rapporti di cointeressenza privata nella gestione della cosa pubblica: si ipotizza un collaudato sistema illecito in cui la funzione pubblica risulterebbe asservita ad interessi di parte. I reati contestati vanno dalla “turbata libertà degli incanti” alla “falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. Per quanto concerne la prima ipotesi, secondo i gravi indizi ritenuti dal gip, i funzionari pubblici avrebbero fatto costantemente ricorso ad accordi con imprenditori e professionisti, al fine di turbare le gare indette dal Comune di Resuttano, in particolare quella relativa alla realizzazione di un “Centro Comunale di raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati” e quella per i “lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento del campo sportivo del comune di Resuttano”. La turbativa si sarebbe concretizzata, secondo l’ipotesi accusatoria, nell’accordarsi preventivamente sugli esiti del procedimento, nel manipolare l’estrazione dell’offerente da invitare alla fase della “procedura negoziata”, nel redigere falsi verbali di “sorteggio e di gara”. La contestazione delle ipotesi di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici fidefacenti, riguarderebbe, nello specifico, l’affidamento dell’incarico di redazione del progetto esecutivo coordinamento della sicurezza, direzione misura e contabilità dei “lavori di efficientamento energetico del plesso scolastico di scuola secondaria di 1° grado – Istituto comprensivo Santa Caterina Resuttano”; l’affidamento dell’incarico di progettazione esecutiva, Direzione Lavori, misura e contabilità e coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei “lavori di efficientamento energetico dell’immobile comunale sede del Palazzo Municipale”; la procedura di affidamento dei “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in esercizio della casa per anziani sita in via circonvallazione”. In particolare, nel provvedimento cautelare si evidenzia come l’indagine, in cui sono confluiti gli esiti delle attività di intercettazione e le risultanze dell’accesso presso il Comune di Resuttano, effettuato dai Carabinieri il 19 luglio 2022 su delega della Procura della Repubblica ai fini dell’acquisizione documentale, ha permesso di ritenere gravi indizi di colpevolezza riguardante il sindaco di Resuttano, che sfruttando il suo ruolo pubblicistico, avrebbe realizzato le presunte condotte illecite in contestazione mosso dall’intento di favorire imprenditori e professionisti a lui vicini per garantirsi “consenso” politico, e quindi vantaggi elettorali. L’operazione conferma la costante attenzione dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma dei Carabinieri rivolta alrispetto della gestione della cosa pubblica e alla tutela della trasparenza e legalità delle procedure amministrative. Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva. Carapezza nel 2023 fu assolto dall'accusa di corruzione elettorale per fatti del 2017. Alle recenti provinciali è stato eletto consigliere nella lista dei sindaci del Vallone.

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