Caltagirone. Denunciò presunte anomalie e disservizi nella cura dell’anziana madre, ricoverata in una struttura di Caltagirone. La donna non avrebbe ricevuto il necessario trattamento sanitario e addirittura riuscì ad allontanarsi, vagando per diverse ore. Sospetti che però non hanno avuto conferma, almeno secondo i pm della procura di Caltagirone che decisero per l’archiviazione delle denunce sporte dalla figlia dell’anziana. Proprio la figlia è finita a processo, davanti ai giudici calatini. E’ accusata di calunnia, perchè le denunce formulate non avrebbero trovato riscontro. La difesa dell’imputata, originaria del territorio tra Gela e Niscemi, ha però avanzata subito un’eccezione, dopo aver più volte insistito per la riapertura delle indagini. Il giudice del tribunale di Caltagirone ha accolto l’eccezione preliminare formulata dall’avvocato Salvo Macrì e il procedimento ritorna indietro, addirittura all’avviso di conclusione delle indagini.
All’imputata, come spiegato in aua dal legale, non sarebbe mai stato notificato nè l’avviso di chiusura delle indagini nè quello di fissazione dell’udienza preliminare. Tutti elementi che hanno indotto il giudice a trasmettere nuovamente gli atti alla procura.
