Gela. Solo poche settimane è partito il tentativo di rimettere in piedi, a pieno regime, l’associazione antiracket locale, tra le prime sorte in Sicilia e dallo scorso anno al centro di tante turbolenze, legate soprattutto all’indagine che ha coinvolto il presidente storico Renzo Caponetti. Ci sono una nuova guida, Salvino Legname (altro riferimento dell’antiracket), e un direttivo di recente rivisto. Se ne va però la colonna portante, l’esercente Franca Evangelista, vedova di Gaetano Giordano. Anche il riferimento al marito, ucciso dai killer di mafia perché si oppose alle pretese estorsive, non potrà più essere utilizzato dall’associazione, cancellata dalla lista della prefettura.
Insieme ad Evangelista lascia l’imprenditore Giuseppe Romano, che era entrato a far parte del direttivo. Il nuovo corso non inizia con il piede giusto e anche il provvedimento della prefettura ha posto pesanti dubbi rispetto a quella che è stata la gestione più recente dell’associazione. Legname, appena insediatosi, ha lanciato un appello alla prosecuzione dell’azione sul territorio, in nome della legalità e della trasparenza.