Gela. “Il rendiconto 2013 non è per nulla un problema. Adesso, il vero danno erariale potrebbe prodursi qualora non votassimo i tanti debiti fuori bilancio ancora all’ordine del giorno. Il consiglio comunale, da questo punto di vista, si è completamente fermato”.
Il consigliere dell’Udc Guido Siragusa non nasconde le sue preoccupazioni davanti ad uno stallo che sembra non volersi risolvere. “Forse, non è chiaro a tutti – prosegue – i quattordici milioni di debiti fuori bilancio già regolarizzati sono il passato, è una questione risolta. Adesso, bisogna votare quelli ancora all’ordine del giorno e accertarne la legittimità.
La questione della copertura economica non riguarda i consiglieri ma gli uffici addetti. Purtroppo, dopo le contestazioni arrivate dai magistrati della corte dei conti, si sta diffondendo la cultura del non voto per evitare possibili conseguenze. La responsabilità dei consiglieri, però, è assolutamente oggettiva. Un eventuale danno erariale coinvolgerebbe tutti, votanti e non”.
Davanti ai tanti dubbi emersi nelle ultime settimane, lo stesso Siragusa insieme al consigliere centrista Giuseppe Morselli, si è recato a Palermo per avere un confronto diretto con il commissario ad acta incaricato di seguire l’iter del rendiconto 2013. “L’eventuale bocciatura del rendiconto 2013 in aula – conclude l’esponente Udc – non fa scattare alcuno scioglimento del civico consesso. L’unica causa di un eventuale scioglimento, invece, potrebbe essere il non voto sul rendiconto. Dobbiamo evitare qualsiasi possibilità di danno finanziario all’ente”.
