“Ampliamento progetto civico è fisiologico”, Giudice: “Superare dissesto, serve senso di responsabilità”

 
0
Il capogruppo civico Giovanni Giuidice

Gela. L’ampliamento del progetto civico che ha contribuito, non poco, all’elezione del sindaco Di Stefano, è la traccia percorsa in questo periodo dal gruppo di “Una Buona Idea”. Gli incontri non sono mancati con altre espressioni civiche, fuori dai partiti, come ha spiegato il commissario Rino Licata. In consiglio comunale, tra i banchi di entrambi gli schieramenti, non mancano gli esponenti che non si rivedono nei partiti. “Il nostro progetto civico – dice il capogruppo consiliare Giovanni Giudice – ha preso il via nel 2018. Con il tempo, abbiamo dimostrato compattezza ed efficacia, fino al successo del nostro sindaco Di Stefano. Penso sia fisiologico valutare le condizioni per ampliare questa via e per arrivare non solo a nuove adesioni ma anche ad avere un ruolo in altri Comuni, oltre il solo territorio gelese. Stiamo lavorando in questa direzione”. A breve, il gruppo di “Una Buona Idea” si darà una guida stabile. Attualmente, il compito di traghettare il movimento è stato affidato a Licata e a una struttura commissariale, composta da esponenti della prima ora e non solo. In consiglio, i cinque rappresentanti del gruppo sono un punto di riferimento per il primo cittadino. “Il voto all’Ars per lo “sblocca royalties” – aggiunge Giudice – non dà più alcun vincolo. Dobbiamo lavorare per uscire dal dissesto e per dare i servizi alla città. Ringraziamo tutta la deputazione che ha voluto con forza che si raggiungesse l’obiettivo. Non dimentichiamo però che questa città ha dato tanto nel passato e continua a farlo. Abbiamo pagato anche pesantemente e il territorio locale è in credito verso la politica, regionale e non”.

Giudice non ha mai usato mezzi termini quando si è trattato di mettere le cose in chiaro negli equilibri consiliari, tra maggioranza e opposizione. “Sono d’accordo con la linea bipartisan spesso seguita dal sindaco – conclude – è giusto che sia così. Tutti dobbiamo lavorare al massimo per la città, a maggior ragione per uscire dal dissesto. Però, deve esserci sempre un senso di responsabilità da parte di tutti. Non si può avere un certo approccio su alcuni atti e poi un altro completamente differente per altri provvedimenti. Capisco che possano sussistere dinamiche di palazzo ma ognuno di noi dovrebbe dare priorità alla città”. Pare piuttosto chiaro il rimando delle ultime settimane del 2024, con i banchi dell’opposizione completamente vuoti, mentre la maggioranza era impegnata nel rush finale per l’approvazione dei debiti fuori bilancio.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here