Gela. “Tutte le ambulanze e i locali del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” vengono costantemente sanificati con candeggina, nel rispetto del decreto ministeriale”. A parlare è Daniele Vitale, responsabile della società Dea che si occupa anche di pulizia e sanificazione in ospedale.
Ieri pomeriggio, gli operatori Dea, alle prese con una sanificazione di ambulanze, avevano suscitato la curiosità di utenti e personale dell’ospedale di via Palazzi. Qualcuno aveva ipotizzato una irregolarità dei metodi impiegati a scongiurare contagio del virus covid-19. Tra questi ci sono i soccorritori in forza per l’ospedale diretto da Luciano Fiorella, che hanno evidenziato una differenza di sanificazione tra i mezzi dell’Asp cl2 e quelli del servizio 118 chiedendo un adeguamento. La circolare regionale diramata dal 118 Sicilia recita, che in caso di trasporto di un paziente sospetto da covid-19 “un primo ciclo di sanificazione, della durata di circa 20 minuti, deve essere eseguito mediante l’utilizzo dell’ozonizzatore in dotazione, tramite la squadra operativa territorialmente competente. Successivamente gli autisti-soccorritori dovranno sanificare il vano sanitario mediante disinfettanti di uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio, etanolo o perossido di idrogeno, per un tempo di contatto adeguato”.
L’ospedale, nel rispetto delle direttive ministeriali, si avvale di una ditta privata. “A tutela del nostro personale professionale – spiega Daniele Vitale, Dea – sono stati forniti panni monouso, tute, occhiali e, comunque, attrezzature idonee a effettuare questi interventi. Tutto è stato buttato e non potrà essere riutilizzato. Per la sanificazione – aggiunge – solitamente alterniamo alla candeggina anche i sali di ammonio quaternari perché alcuni batteri diventano resistenti ad un solo tipo di sanificante. Oggi, però, ci atteniamo a quanto richiesto dal decreto”.
Un dossier con specifiche tecniche e azioni degli interventi di sanificazione sarebbe nelle mani del direttore di presidio, Luciano Fiorella. “Noi conosciamo la azioni di pulizia e sanificazione – precisa il responsabile Dea in ospedale – I nostri operatori sanno che devono areare, pulire e sanificare tutti i punti di contatto, come maniglie, rubinetti, pulsanti ascensore e scarichi toilette, per citare i punti più sensibili. Le schede tecniche sono state consegnate al direttore sanitario, Luciano Fiorella – dice Vitale – dove si evince, in queste circostanze, l’uso di un composto chimico della candeggina nel rispetto del decreto ministeriale. Noi preferiamo la candeggina pura”. Sembra non esserci nessuna direttiva, invece, per la scelta del luogo dove sanificare le ambulanze. Ieri pomeriggio gli operatori della Dea hanno dovuto eseguire la sanificazione proprio nel piazzale di accesso al Pronto soccorso e al pre-triage da sintomi influenzali e covid-19.