Amato morto nell’auto ribaltata, inchiesta sul decesso del niscemese: amico indagato

 
0
L'auto ribaltata

Milano. Subito dopo lo schianto mortale, risalente allo scorso 10 marzo, sembrava che la morte del ventinovenne niscemese Rocco Amato fosse da addebitare ad una sua distrazione alla guida o magari ad un colpo di sonno. Invece, i pm della procura di Milano hanno iscritto nel registro degli indagati l’amico che quella notte era con lui a bordo della Citroen C3 che si è ribaltata nei pressi di Cornaredo. Amato viveva ormai da anni a Bollate, insieme alla compagna e alla piccola figlia. La vettura si è ribaltata non lasciandogli scampo. I funerali sono stati celebrati ieri a Baranzate. Anche ai soccorritori intervenuti e ai carabinieri di Rho, il ventottenne che accompagnava Amato ha dichiarato di non essere stato alla guida. I familiari della vittima, però, hanno voluto approfondire meglio, anche perché pare che il niscemese non si mettesse mai alla guida di automobili e non avesse la patente.

Sarebbero state riscontrate anomalie anche rispetto alle ferite sul volto. I familiari si sono rivolti all’avvocato Maurizio Scicolone che ha avviato una serie di indagini difensive. Sarebbero stati raccolti particolari che potrebbero aggravare la posizione dell’indagato. I pm milanesi stanno proseguendo gli accertamenti.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here