"Alternativi dicendo no alle mancette", Donegani: "Nei territori non si può stare con Cuffaro e l'Mpa"
Ogni riferimento al “modello Gela” non pare affatto puramente casuale

Gela. L'alterantiva al centrodestra del governo Schifani si costruisce su basi precise, a livello regionale e nei territori, a partire da una netta presa di posizione su quanto sta emergendo “nel caso delle mancette” all'Ars. Il segretario regionale di “PeR” Miguel Donegani lo ha spiegato durante i lavori del congresso siciliano di “Europa Verde”. “La questione dell’etica politica non può trovare timidezza, l’onorevole La Vardera non può essere l’unico deputato a chiedere la sospensione del presidente dell'Assemblea regionale. Come “PeR” - sottolinea Donegani - lo abbiamo ribadito già giorni fa sostenendo l’azione dell’onorevole La Vardera, oggi reiterata a nome di “PeR Sicilia” al congresso di Europa Verde. Ho assistito a un dibattito all'Ars durante il quale ho visto poco, ad eccezione di La Vardera. Per il resto, è sembrata quasi con un'azione volta a giustificare quanto sta accadendo, puntando il dito invece verso la magistratura e i giornalisti”. Nel suo intervento, pur senza citare il “modello Gela”, del quale “Progressisti e rinnovatori” rimane opposizione, ha rilanciato l'alleanza nel campo di centrosinistra purché ci sia “piena coerenza”, in Regione e nei territori. “Oggi più che mai occorre dare segnali di unità – continua Donegani - ho posto l’accento sulla necessità di essere alternativi al governo Schifani, con un richiamo forte alla coerenza. “PeR” lo é sempre stato e lo sarà in futuro. Alternativi sempre, sia a Palermo sia nei territori. Non ci possono essere territori dove pezzi del campo progressista governano con pezzi di centodestra. Non si può costruire l'alternativa e governare con Cuffaro o con l'Mpa di Lombardo”. Ogni riferimento al “modello Gela” non pare affatto puramente casuale. Del resto, già sancendo l'allenza con Di Stefano per le provinciali di secondo livello, Donegani aveva rimarcato che non ci sarebbe stato un effetto traino in città, dato che nella giunta del primo cittadino civico ci sono assessori che rappresentano l'Mpa, Azione e Sud chiama nord.