Gela. Domani, il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina apre ufficialmente la sua campagna elettorale, in città, insieme alla candidata alle primarie per la presidenza della Regione, l’europarlamentare Caterina Chinnici. Il Pd, a breve, completerà la lista per l’Ars, che oltre al segretario dem già annovera l’assessore del Comune di San Cataldo Marco Andaloro. Il Pd si gioca molto alle urne del prossimo autunno e la campagna elettorale parte mentre sempre più spesso il partito locale viene tirato in ballo rispetto all’eventualità di un supporto all’amministrazione comunale, nell’ottica di un possibile allargamento. “Domani, tracceremo le linee portati della campagna elettorale – dice Di Cristina – è il primo passo di un lungo viaggio. Andremo nei quartieri e dalla gente. Noi siamo diversi e la politica non è improvvisazione. Con onestà, con persone perbene e con serietà, vogliamo riportare questa città al ruolo che le spetta a livello regionale. Da domani, oltre a sostenere il nostro candidato alla presidenza, Caterina Chinnici, inizieremo a costruire l’alternativa al fallimento di Musumeci, che in questi cinque anni ha depotenziato il territorio. Una mostra itinerante, sia chiaro, non può bastare a fronte di cinque anni di tagli, scippi e di una città diventata colonia. L’ospedale è stato trasformato in una grande astanteria, senza reparti e con il poco personale rimasto che svolge un lavoro enorme ed estenuante. Non è un caso che il 20 luglio i candidati alle primarie progressiste saranno in città per un dibattito sulla sanità. Fino ad ora, ciò che sta determinando risultati sul territorio arriva da governi dove è presente il Pd. Mi riferisco al Pnrr, che ci darà fondi per interventi sullo stadio “Presti” e non è finita. Le destre si opposero in Europa. Faccio i complimenti all’amministrazione comunale che sta puntando anche sui fondi del Pnrr, senza progetti fantasiosi e irrealizzabili, ma avendo cura di assicurare il rilancio di strutture pubbliche, fruibili da tutti”. I punti fermi Di Cristina sembra già averli focalizzati. “Vogliamo una storia diversa – dice ancora – che parta da un territorio senza inceneritori, che non subisca scippi continui, che riparta da strumenti istituzionali come il Cis e che dia valore alle imprese sane e al lavoro. Noi abbiamo lanciato la sfida sui temi, anche a livello locale. Il sindaco Greco ha aperto sulla questione morale e sul Cis e noi non ci tiriamo indietro. Per la città, ci siamo sempre stati e continueremo ad esserci, con i nostri riferimenti regionali e nazionali. Anche sul Pnrr l’approccio dell’amministrazione segue la linea che il partito si prefigge. I rifiuti? Noi siamo affinché parta prima possibile il nuovo servizio in house e per un piano straordinario di pulizia. Sia chiaro, inoltre, quello che accade con Caltaqua è una vergogna. Non è ammissibile che una città come la nostra venga trattata in questo modo, lasciando nella disperazione intere famiglie, malati, anziani e bambini. Noi crediamo che si debba partire da questi temi. Vogliamo affermarci come un partito credibile e come coalizione forte. Le critiche? Chi le concentra su di me lo fa solo strumentalmente. Da quando sono segretario le sfide nei Comuni della provincia, ad eccezione di uno, le abbiamo sempre vinte. Ci sono rilevazioni, anche del centrodestra, che sul territorio ci danno sempre tra i primi”.
Di Cristina, che come ha più volte spiegato si rifà alla linea del gruppo locale del partito, retto dal segretario Guido Siragusa, richiama anche un altro capitolo che nell’ultimo periodo è tra le priorità dell’amministrazione comunale, quello per le royalties del maxi investimento sul gas “Argo-Cassiopea”. “Noi stiamo già sostenendo questa iniziativa, con i nostri riferimenti nazionali, siamo impegnati ai massimi livelli affinché la città abbia le royalties che le spettano per quanto accaduto in passato e per la centralità che ha anche con le estrazioni per il gas – aggiunge – siamo convinti che nessuno deve rimanere indietro, sarebbe molto grave”. Domani, insieme all’europarlamentare Chinnici, porrà le direttrici di una campagna elettorale che per i dem potrebbe rappresentare uno spartiacque, forse decisivo, almeno a livello locale. “Ci hanno dati sempre per finiti e siamo risorti come l’Araba Fenice – conclude Di Cristina – siamo stati gli unici a porre una questione morale che deve diventare un caposaldo del rilancio. Lo sviluppo si può avere solo con le imprese sane e con chi non scende a compromessi, mai”.
A scola bona è…