Gela. Non hanno titolo per stare negli alloggi popolari dello Iacp, presenti in città. Il settore comunale patrimonio, attraverso l’ufficio casa, ha emesso altre ordinanze di sgombero. Gli occupanti degli immobili finiti al centro dell’attenzione sono abusivi e per gli uffici le loro posizioni non sono sanabili. Di conseguenza, devono lasciare le abitazioni. Già negli scorsi giorni erano state firmate altre ordinanze dello stesso tipo. Sviluppi che si legano alla corrispondenza in atto tra gli uffici municipali, lo Iacp e la prefettura di Caltanissetta.
Sgomberi che però rischiano di creare dissapori sociali, ancora più gravi perché resi incolmabili dalla crisi economica e dall’impossibilità per molti di avere un’abitazione nella quale vivere. Il Sunia ha già chiesto un tavolo istituzionale per evitare che la situazione complessiva possa portare a tensioni. Per il sindacato, c’è la necessità di tutelare il diritto ad un’esistenza degna, vivendo in un’abitazione. “Gli sgomberi non risolvono il problema”, è stato detto. Sono cinque le nuove ordinanze appena firmate.
