Gela. La coalizione di centrosinistra che già lo scorso anno sembrava aver preso l’abbrivio giusto sull’asse M5s-Pd-area civica, negli ultimi tempi, soprattutto in aula consiliare, non ha dimostrato grande affiatamento. I vertici grillini però ci credono ancora. “Quello che accade in consiglio comunale non ha un valore assoluto, sono altre dinamiche anche se è vero che abbiamo iniziato a lavorare sulla coalizione partendo dal consiglio comunale – dice il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola – noi vogliamo costruire una coalizione coesa e stabile, con tutte le forze alternative a questa amministrazione comunale, chiaramente non ci sarà spazio invece per chi è al governo nazionale e per chi sostiene il governo regionale. Per il resto, il dialogo è aperto”. Di Paola, gli altri parlamentari pentastellati del territorio, ma anche dirigenti dem e dei movimenti civici vicini alla coalizione, negli scorsi mesi sembravano molto vicini a sancire il patto per le prossime amministrative. Poi, in poche settimane, sia le diffidenze di aula e le strategie saltate sia la crisi del Pd (sancita dalle dimissioni del segretario cittadino Guido Siragusa), hanno scompaginato tutto. “Questa volta – conferma Di Paola – alla città bisogna dare una coalizione valida e coesa. Andare da soli? Vogliamo costruire una coalizione”. Il coordinatore regionale grillino, che in consiglio ha un riferimento stabile con l’esponente del movimento Virginia Farruggia, non vede altre alternative ad un’alleanza. “Il Pd? Rispetto il travaglio interno al partito – dice inoltre – probabilmente, è fisiologico dato che sta andando sempre più verso un’area di sinistra. Faranno le loro scelte. Certo, quella della candidatura alle regionali della Chinnici si è rivelata del tutto sbagliata, visto che è passata a Forza Italia. Cancelleri? Noi abbiamo avuto una buona intuizione e lo scorso anno non lo abbiamo candidato”. Anche verso i dem i toni non sono affatto perentori e Di Paola sembra disponibile ad attendere i passi che verranno mossi per il nuovo corso democratico, almeno in città.
Il parlamentare Ars non chiude per nulla neanche a civici come quelli del gruppo di “Una Buona Idea”, che in settimana hanno presentato il “progetto città” e il secondo movimento. “Il dialogo con le forze civiche c’è sempre stato – precisa – è normale che sia queste forze sia i partiti che intendano dialogare dovranno decidere cosa fare. Dovranno fare una scelta. Non si può stare su più parti”. Da settembre, l’intenzione è di “accelerare per il programma”. “Penso che il modello del Movimento cinquestelle sul territorio, con due senatori e un deputato Ars – conclude – ad oggi, abbia dato risultati. Cercheremo di fare sintesi con tutte quelle forze che non si rivedono nel governo nazionale e in quello regionale e che sono alternative all’amministrazione Greco. Il candidato a sindaco? Spero possa essere individuato da una rosa di nomi definita con il contributo di tutte le forze della coalizione. Non siamo per soluzioni preconfezionate ma accetteremo eventuali proposte. Il candidato a sindaco dovrà poi essere garante di tutta la coalizione e dell’unità dell’alleanza, non solo nella campagna elettorale ma anche nel governo della città”.