Gela. Durante il periodo estivo le donazioni di sangue subiscono un calo preoccupante nonostante le richieste non vadano in ferie e il numero di incidenti abbiano un’impennata. Per questo motivo il presidente della Fidas Enzo Emmanuello lancia un appello alla cittadinanza perché “la malattia non va in vacanza”.
“Nonostante i vari appelli, le telefonate per programmare le donazioni e gli appuntamenti presi – dice Emmanuello – il mese agosto è sempre particolarmente difficile da gestire. La gente preferisce andare al mare con la famiglia tralasciando l’aspetto della donazione. Noi volontari, però, tocchiamo con mano le esigenze del Centro Trasfusionale di riferimento e tocchiamo con mano la carenza di sangue in questo periodo. Ci sono i talassemici che necessitano di terapie improrogabili. Gli interventi chirurgici e, ahimè, gli incidenti stradali. Ognuno deve fare la propria parte. Si deve fare il possibile per garantire le importanti terapie salvavita. Ognuno di noi ha il dovere civico di donare parte del proprio tempo agli altri. In questo caso una parte, una piccola parte del nostro sangue, che servirà a salvare delle vite umane. Non possiamo girarci dall’altra parte. Siamo tutti chiamati ad assolvere questo dovere”.
Dalla scorsa primavera nel centro di via degli Appennini è possibile anche fare una donazione di plasma, particolarmente indicata per le donne che spesso soffrono di carenza di ferro e per cui spesso non è consigliata, se non addirittura impossibile, la donazione “tradizionale”.
Incurante della carenza di personale medico ed infermieristico all’interno dell’ospedale, il lavoro dei volontari Fidas prosegue imperterrito, aprendo i centri raccolta anche nei giorni festivi.
Tra i donatori presenti in città c’è anche chi, dopo anni di donazioni alla Fidas, ha deciso intraprendere il percorso per donare il midollo osseo, riuscendo così a salvare una vita.
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