Gela. Ha dovuto sostenere il giudizio con l’accusa di furto di energia elettrica nonostante nell’abitazione al centro delle verifiche non avesse mai risieduto nel periodo degli accertamenti. E’ arrivata l’assoluzione per una donna di nazionalità romena, che ha lavorato per un lungo lasso di tempo in città. Difesa dal legale Giovanna Cassarà, è riuscita a dimostrare, presentando documenti e contratti, di aver sempre versato i canoni previsti per l’energia elettrica, almeno fino a quando era stabilmente in città. Poi, iniziò a lavorare in altre zone della Sicilia.
I verificatori, così come spiegato dalla difesa, si limitarono solo a chiedere informazioni piuttosto generiche ai proprietari dell’immobile, che l’avevano affittato alla donna. Non cercarono di valutare se l’allaccio abusivo potesse essere dovuto ad interventi di chi risiedeva nell’abitazione, dove invece non c’era più l’imputata. Il giudice Eva Nicastro ha accolto la linea della difesa, pronunciando l’assoluzione.
