Gela. Vogliono gli indignati dai partiti e lanciano la loro candidatura alla guida di Palazzo di Città. Il movimento lo hanno già ribattezzato “SiAmo Gela” e alla testa c’è l’ex forzista e esponente della Margherita Elio Arancio.
“Lo stipendio da sindaco alle famiglie in difficoltà”. Adesso, la sua corsa al municipio è stata ufficializzata durante una presentazione pubblica e davanti a tanti possibili sostenitori. Insieme a lui, ci sono Angela Pesarini, Salvatore Arnone, Orazio Nicosia e Gianfranco Cinardi. “Lo stipendio da sindaco non mi serve – ha ribadito Arancio – non a caso, ho già confermato che verrà devoluto alle famiglie più in difficoltà. Sceglierò, comunque, assessori che dovranno dedicarsi a tempo pieno all’attività amministrativa”. In sala, c’erano anche il forzista Maurizio Scicolone e l’ex esponente di Italia dei Valori Orazio Consiglio. Arancio, parente del più noto Giuseppe, deputato regionale del Pd all’Ars, ha tenuto ad allontanare definitivamente le ombre giudiziarie sul suo passato quando, da tecnico di Enelgas, venne accusato di concussione. “Quel capitolo è chiuso – ha detto – e non c’è mai stata alcuna sentenza di condanna”. Durante il suo intervento, invece, Orazio Nicosia ha fatto riferimento all’identikit del sindaco ideale della città descritto, qualche settimana fa sulla nostra testata, dal docente universitario Alessandro Morselli.