Gela. Il Partito Democratico l’ha lasciato di recente, dopo aver ricoperto anche il ruolo di vicesegretario provinciale. Il medico Giampaolo Alario se n’è andato senza fare troppe polemiche e senza dichiarazioni ufficiali, ma è chiaro che il suo addio ai dem sia da addebitare al dissenso verso le scelte assunte dalla segreteria di Peppe Di Cristina. Ad una manciata di settimane dal congedo, Alario ritorna comunque in corsa. Manca solo l’ufficialità. Dovrebbe schierarsi con il fronte pro-Spata, quello rivale della coalizione “civica” dell’avvocato Lucio Greco (che annovera il Pd). “Non ho ancora firmato – dice – ma ci sono tre partiti che mi hanno cercato, tutti della stessa coalizione. La Lega? Sì, è tra le possibilità che sto valutando”. Negli ultimi mesi, ha sostenuto il fronte dem che si rifà al segretario regionale Davide Faraone, ma adesso arriva la svolta, soprattutto politica.
Se dovesse accettare la corte dei leghisti, il medico andrebbe quasi a suggellare la scelta già compiuta dall’Ugl, sigla che a livello nazionale sta con i salviniani e che il fratello Andrea guida sul territorio come segretario confederale (anche se il sindacalista non si è schierato ufficialmente). Probabilmente, il trattamento ricevuto dai dem non se lo aspettava e così tenterà comunque la corsa in direzione dell’assise civica, mettendosi alle spalle il recente passato. “Il Pd è un partito che ho amato moltissimo – conclude – ma il progetto di Spata mi convince. Credo sia l’unico vero progetto per il futuro della città”.