“Al Pd deleghe importanti”, Di Stefano: “Qualcuno stuzzica ma c’è volontà di lavorare”

 
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Gela. I primissimi vagiti della giunta del sindaco Di Stefano qualche sorpresa l’hanno subito riservata, nonostante la volontà di lavorare “nella massima condivisione”. I dem hanno fatto intendere di aspettarsi più spazio, essendo “partito di maggioranza relativa”. “So che ogni tanto qualcuno del Pd tende a stuzzicare per mettere alla prova ma sono consapevole che c’è la massima intenzione da parte loro di lavorare e di impegnarsi per la città. Al Pd – dice Di Stefano – ho affidato deleghe molto importanti, parlo di quella all’industria, che significa portare avanti tutti i rapporti con Eni e con il tessuto produttivo locale, così come il tema Zes e quello dei piani industriali. C’è poi la sanità per l’attuazione dei fondi Pnrr destinati al distretto sanitario e non dimentichiamo il piano spiagge e tutto ciò che riguarda il porto e la progettualità annessa.  C’è infine un loro cavallo di battaglia, il sistema delle acque reflue. Devono solo stare tranquilli”. L’amministrazione che si è appena insediata è scandita prevalentemente dalla tripartizione den-M5s-civici, che è il blocco consiliare. In giunta, invece, il sindaco ha preferito aprire a tutte le componenti che hanno fatto parte della coalizione iniziale, compresi i rappresentanti di liste e partiti che non hanno superato la soglia di sbarramento. “Per chi vuole lavorare c’è tanto – aggiunge – chi invece vuole solo creare difficoltà allora avrà una mia risposta. Con l’onorevole Arancio ho avuto interlocuzioni e le scelte sono state condivise. Sono stato io, tra le altre cose, a voler aggiungere alle deleghe destinate a lui anche quella all’industria”. L’ex parlamentare, commissario cittadino dem, è il riferimento del Partito democratico nella nuova giunta.

Di Stefano, fin dal primo giorno in municipio, si è subito calato nel mare magnum delle tante emergenze della città, dalla crisi idrica e fino alla vicenda del servizio rifiuti. È consapevole che uno sguardo attento agli equilibri politici non può mancare. La prossima settimana, i suoi sono chiamati alla prima seduta del civico consesso e si dovrà decidere quale strada percorrere per la presidenza. “Darò i miei suggerimenti – conclude il primo cittadino – ci sono equilibri politici che vanno rispettati. Ma questi equilibri non possono permettere passi falsi. Alla fine, io dialogo con tutti. C’è una bella maggioranza. Poi, ci sono anche tanti altri aspetti. Vanno eletti i componenti del consiglio dell’Unione dei Comuni e ci sarà l’elezione di secondo livello per le provinciali”. Di Stefano non pare intenzionato a perdere pezzi di maggioranza fin dagli albori della sua esperienza amministrativa. Spetta a lui dettare i tempi per ribadire una leadership consegnatagli dalle urne ma senza dimenticare la base dei partiti e dei movimenti che lo sostengono.

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