Al fianco più deboli da 40 anni, 3500 donne sono mamme grazie al Cav
Gela. Responsabilità civile, cittadinanza attiva, senso civico. Sono questi i temi affrontati dal Cav (Centro Aiuto alla Vita)nel corso di una conferenza che si è tenuta ieri pomeriggio presso la s...
Gela. Responsabilità civile, cittadinanza attiva, senso civico.
Sono questi i temi affrontati dal Cav (Centro Aiuto alla Vita)nel corso di una conferenza che si è tenuta ieri pomeriggio presso la sede operativa di via Paolo Orsi. A relazionare Salvatore Placenti, professore ed ex parlamentare regionale.{module Sponsor} L’iniziativa, in collaborazione con il CESVOP, (Casa del Volontariato di Gela) si colloca nell’ambito del progetto Passaporto del Volontariato del 2011,un documento che certifica le esperienze, le abilità e i percorsi che lo studente volontario ha acquisito svolgendo attività di cittadinanza attiva e solidarietà.
L’associazione Centro Aiuto alla Vita è presieduta da Rocco Giudice e affronta oramai da quarant’anni in città le tematiche dell’educazione e la tutela alla vita fin dal grembo materno. Ad oggi sono 3500 le mamme che hanno rinunciato all’aborto e accolto la vita grazie al CAV. In collaborazione con il CESVOP ha aderito al progetto Passaporto del Volontariato con una serie di laboratori volti a favorire il pluralismo, il confronto e la cooperazione fra i giovani.
“Quello di oggi non è il primo incontro – dice la segretaria del Consiglio direttivo Giuseppa LO Curto-negli incontri precedenti abbiamo anche discusso di imprenditoria giovanile, responsabilità civile, sessualità grazie all’ausilio di uno psicologo, di un ginecologo e un avvocato”.
Il concetto di democrazia e il voto, l’esercizio più alto della cittadinanza attiva, gli argomenti di maggiore interesse per i ragazzi.
“La cittadinanza è sempre attiva – afferma Placenti- si è cittadini sempre come lo era il cittadino greco che si preoccupava del bene comune, delle leggi in discussione e di tutto ciò che avveniva all’interno della polis”.
Messaggi di responsabilità dunque per gli studenti che prendono una mera consapevolezza di quali siano effettivamente i diritti di ogni cittadino e di quanti ne siano loro violati e la conoscenza dei doveri da compiere in quanto soggetti civili che crescono in questa città.
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