Gela. “Noi continuiamo a lavorare, con la scuola politica che sarà prorogata e riscuote successo e aggregando giovani, professionisti, che si rivedono nei temi che trattiamo”. L’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, fondatore del laboratorio “PeR”, da mesi porta avanti un progetto elettorale e amministrativo, insieme al gruppo che si rivede in Sinistra italiana e nella lista “#2029”. Non c’era alla riunione dell’agorà politica di ieri, “perché era in programma un incontro della scuola politica”, precisa. “Stiamo seguendo l’evolversi dell’agorà – dice – ci sentiamo periodicamente con il parlamentare Ars Nuccio Di Paola e chiaramente con il segretario Franco Liardo. La nostra posizione è chiara e non muta. L’alleanza deve essere chiara e i confini definiti. Siamo in sinergia sui temi e sui programmi, rispetto a quello che sta uscendo. Parteciperemo alla prossima riunione”. Durante il confronto di ieri, tra forze progressiste e civiche (il tavolo moderato mancava perché allo stato non indicherà un proprio candidato), hanno definito i criteri sulla base dei quali si farà una selezione tra i candidati a sindaco che saranno indicati entro martedì prossimo. “Sappiamo che c’è stata la scelta dei criteri – continua Donegani – vogliamo capire oltre alla mia candidatura e a quelle che si sanno, quali nomi si sveleranno magari dietro a qualche tatticismo”. L’esponente del laboratorio “Progressisti e rinnovatori” batte su quanto fatto finora. “Siamo interessati ai temi che trattiamo quotidianamente – spiega ancora – vorrei capire quali altre forze politiche stanno trattando i temi che noi portiamo avanti”.
Il gruppo che si rifà proprio alla sua linea non pare temere la concorrenza interna. “Andremo a capire chi ha la tenuta per spendere la propria candidatura a sindaco – prosegue – chi avrà una forza di lista e di candidati, di idee, di progetti, di passione e di volontà. La situazione in città e difficile. Siamo avanti rispetto al centrodestra perché discutiamo di programmi e progetti per la città. Questo è un aspetto in ogni caso molto positivo. Alla fine, in politica conta il candidato che ha più attrattiva sulla città, che ha più autorevolezza, più liste e più candidati. Ci confrontiamo democraticamente con tutti”. “PeR”, Sinistra italiana e “#2029” sembrano rivedersi in un contesto marcatamente progressista e già nelle scorse settimane hanno invitato tutte le anime centriste confluite nell’agorà a prendere una posizione, soprattutto ad evitare un eccessivo posizionamento attendista. “Guardiamo con interesse all’evolversi dell’agorà ma guardiamo con più interesse al lavoro che stiamo facendo”, conclude Donegani.