Gela. Il congresso della scorsa settimana, che tra le file dei meloniani locali ha portato all’elezione a coordinatore dell’avvocato Pierpaolo Grisanti, è in larga parte una pagina da dimenticare, almeno per il Partito liberale. Il gruppo cittadino, affidato al medico Gianni Incardona, non è stato invitato all’iniziativa, pur facendo parte della coalizione di centrodestra, anche a livello nazionale. Incardona e i liberali lanciano pure qualche dubbio su alcuni dirigenti FdI. “Il Pli stigmatizza con rigore il mancato invito all’assise cittadina di quel partito, pur notando la presenza di gruppi politici regolarmente invitati come Forza Italia, Noi Moderati, Dc e addirittura un partito come l’Mpa dalla duplice faccia: a Palermo con Schifani e in città con i comunisti e i 5stelle. Ora – fanno sapere i liberali – se è normale l’assenza dei democratici di sinistra e dei 5stelle non lo è altrettanto un mancato invito al Pli che a livello romano gode dell’attenzione e del rispetto del partito della Meloni e, che, per giunta esprime nel geometra Grazio Trufolo il suo segretario nazionale. Il direttivo del Pli rappresenta tutto il disappunto per il mancato invito, pur nella consapevolezza che una eventuale nostra presenza sarebbe avvenuta con imbarazzo e disagio per la presenza in quel partito di qualche dirigente impresentabile, come qualche tempo fa l’avrebbe definito l’onorevole Bindi”. Non sembra ci siano remore invece verso Grisanti. “In ogni caso facciamo i migliori auguri di buon lavoro all’avvocato Grisanti che sappiamo essere uomo perbene, moderato e con la esperienza necessaria a smussare polemiche che in un recente passato hanno portato il centrodestra alla sconfitta elettorale, come alle ultime amministrative”, aggiungono.
Intanto, la dirigenza locale Pli sta cercando di radicare il partito. “Il Pli locale si avvicina a grandi passi ai cento tesserati e mira a consolidare il rapporto con il tessuto sociale e con le istituzioni, in un percorso partecipato che permetta di ascoltare la comunità locale e delineare strategie future. L’obiettivo è rafforzare il dialogo con la società civile e con le categorie produttive, concentrandoci su tematiche chiave per lo sviluppo dellla città, l’economia, il turismo, le infrastrutture e il sostegno alle imprese locali e ai soggetti più fragili”, concludono.