Gela. “Meglio essere uno dei tanti figli della famiglia Onassis o il figlio unico della famiglia Fantozzi?”. Una battuta, ci mancherebbe, quella pronunciata da Tony Lauretta, uno dei componenti del comitato per lo sviluppo dell’area gelese durante la conferenza stampa di presentazione delle prossime iniziative dell’associazione, che di per sé già racconta quello che in questo momento è al centro del dibattito, non solo politico, della comunità locale: ovvero l’adesione o meno alla città metropolitana di Catania e l’addio definitivo con Caltanissetta. Il comitato, come già accennato e come del resto testimoniano le battaglie fatte in questi anni, alla vigilia del consiglio comunale monotematico che procederà alla votazione per la delibera di adesione e nell’imminente conferenza dei servizi convocata per giorno 28, già da oggi scenderà nuovamente in campo per portare avanti il progetto di adesione. “Bisogna cambiare la storia della nostra città – avverte il presidente del comitato Filippo Franzone – Abbiamo una storia lunga duecento anni all’interno della provincia di Caltanisetta che non ha portato nessun frutto. Sappiamo che ci sono dei movimenti che riguardano più interessi di orticello e personali prima che collettivi che spingono a mantenere l’asse con Caltanissetta. Un asse con una provincia povera che non può offrire nulla alla nostra comunità. Lo stesso sindaco di Catania, Enzo Bianco, durante un incontro a Piazza Armerina, ha detto che la prima cosa da fare sarà quella dell’autostrada Gela-Catania e il porto a Gela. Abbiamo due realtà differenti – continua Franzone – una che può investire in questo territorio e l’altra, invece, che vuole accentrare i servizi. Noi questo non possiamo più tollerarlo anche perché la delibera regionale ha commesso una svista, ovvero hanno dimenticato di mettere un limite temporale per costituzione di nuovi liberi consorzi. Noi con l’ingresso nella città metropolitana possiamo finalmente puntare alla creazione di quel libero consorzio che abbiamo ricercato in questi anni. A quel punto basteranno solo otto comuni della zona sud della città metropolitana di Catania per fare questo è a quel punto non daremo di certo difficoltà a Catania per la creazione di questo nuovo libero consorzio che in ogni caso orbiterà nella Sicilia orientale”. Infine, i membri del comitato hanno già annunciato un volantinaggio al mercato settimanale in programmi oggi.