Gela. Enduristi e crossisti, con il consenso dei famigliari, hanno voluto salutare Riccardo Vizzini, 43 anni, come si fa con i grandi campioni: portando la sua salma in pista. Un improvviso malore ha spezzato, prematuramente, la vita di Riccardo. I suoi funerali sono stati officiati, stamattina, nella chiesa di Sant’Antonio a Caposoprano. Successivamente il feretro del 43enne è stato portato lungo la corsia di accesso al crossodromo Mx Park di contrada Spinasanta, alla presenza di tanti campioni gelesi come: Mirko Ventura, Gianni Carfì, Manolo Di Nisi e Felice Bevilacqua solo per citarne alcuni. L’ultimo saluto, prima della definitiva tumulazione, è stato promosso dai componenti della Mx Montelungo, associazione presieduta da Gaetano Riggio, grazie ad Angela, vedova e moglie dello sfortunato Riccardo Vizzini, e al loro unico figlio: Leonardo, di appena 3 anni.
Solo l’ultimo fine settimana di gennaio, Riccardo Vizzini era tra gli spalti dell’Mx Park per assistere ai test dei piloti ufficiali dei team Honda racing Redmoto e Tm-Boano. Era il secondogenito di tre figli. Suo fratello Angelo, molto noto invece tra gli ultras della curva del Gela calcio e Dalila, la più piccola dei tre.
“Riccardo era letteralmente devoto alla motocross – racconta commosso Giuseppe Contrafatto – e una persona ben organizzata”. “Dopo il matrimonio aveva messo davanti a tutti la famiglia – sostiene Gaetano Riggio – ma trovava sempre il tempo per andare in pista. Ogni campione gelese delle due ruote tassellate lo conosceva”. “Di sicuro, Riccardo ha accompagnato molti locali al cancelletto di partenza – incalza Giuseppe Contrafatto – Il suo addio dalla pista è un tributo dovuto”.
Ovviamente il vaccino è innocente, ma proprio così per dire.
Troppe morti, troppi giovani, senza nessuna vera spiegazione. Non può essere una coincidenza! Si può dire che forse il vaccino c’entra qualcosa ? O quella è acqua santa ? R.I.P. Riccardo.