Acqua delle dighe finisce in mare: Gli agricoltori, “Uno spreco enorme”

 
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Gela. “Un tesoro che finisce in mare”, gli agricoltori locali, da tre giorni, contestano la scelta di gettare in mare le acque dei bacini artificiali Disueri e Comunelli. La decisione assunta dai tecnici viene considerata un vero e proprio spreco.

“Non ci stiamo più – dice l’agricoltore Liborio Scudera – l’acqua che potrebbe essere trasferita nel bacino di Cimia viene gettata in mare solo perché, da diverso tempo, non si riesce a sottoporre alle necessarie manutenzioni il sistema che consentirebbe questo travaso. E’ assurdo”.
Stando agli agricoltori della Piana, nessuno gli avrebbe comunicato l’inizio delle operazione di svuotamento dei bacini artificiali. “Abbiamo cercato di avere colloqui che, però, non ci sono stati concessi – spiega ancora Scudera – la responsabilità, peraltro, non può essere addossata neanche agli operatori del consorzio di bonifica che, a causa di risorse economiche sempre più scarse, non possono assicurare gli interventi di cui avremmo bisogno per evitare lo spreco. Fanno già molto nonostante i mezzi a disposizione”.
Il dito degli agricoltori, così, è rivolto soprattutto in direzione dei funzionari regionali dell’assessorato all’energia che, da qualche anno, hanno competenza sulla gestione di queste infrastrutture.
“Abbiamo più volte chiesto incontri e chiarimenti – ammette Scudera – purtroppo, è stato tutto vano. Noi abbiamo bisogno d’interventi concreti per riassestare un settore in declino. Per questo motivo, non possiamo accettare che l’acqua delle dighe finisca in mare”. Intanto, lunedì a Palermo, è stato definito il piano d’intervento sugli invasi artificiali, compresi quelli locali.
“A livello regionale – spiega il componente del tavolo interdipartimentale Enrico Vella – abbiamo definito le priorità d’intervento e ci sono anche gli invasi locali. Adesso, aspettiamo l’approvazione ministeriale. Dispiace che gli agricoltori si trovino sempre in difficoltà soprattutto in un periodo di fortissima crisi economica”.

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