Quotidiano di Gela

Accusato di abusi in chiesa su una minore, imputato si difende: verso la conclusione del giudizio

Gela. Ha confermato che soprattutto nella giornata di domenica faceva da ministrante, durante la messa, ma ha escluso di aver mai avuto approcci intimi con una minore. Davanti ai giudici della Corte d...

A cura di Rosario Cauchi
02 aprile 2025 21:12
Accusato di abusi in chiesa su una minore, imputato si difende: verso la conclusione del giudizio -
Condividi

Gela. Ha confermato che soprattutto nella giornata di domenica faceva da ministrante, durante la messa, ma ha escluso di aver mai avuto approcci intimi con una minore. Davanti ai giudici della Corte d’assise di Caltanissetta, è stato sentito l’imputato accusato appunto di abusi su una giovane, che frequentava la parrocchia. E’ a processo e prosegue la lunga istruttoria dibattimentale, ormai alle battute finali. A maggio, infatti, ci saranno le richieste della procura e quelle delle parti. Fu la minore, accompagnata dai genitori, a indicare i primi particolari, recandosi da operatori del consultorio. L’imputato venne sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, eseguita dai poliziotti del commissariato. In aula, assistito dall’avvocato Giuseppe Nicosia, ha ripercorso quel periodo, spiegando peraltro che le stanze della parrocchia non erano mai chiuse. Nel 2017, venne però allontanato. Fu il parroco a chiedergli di non occuparsi più, per un certo periodo, delle attività di preparazione della messa. Successivamente, poté rientrare, fino a quando non venne eseguita la misura nei suoi confronti. L’uomo ha riferito che all’epoca non seppe quali furono le ragioni dell’iniziale allontanamento. Delle accuse, pesanti, avanzate a suo carico sarebbe venuto a conoscenza solo quando gli vennero notificati gli atti, con l’esecuzione della misura restrittiva. Per la difesa, nel racconto fornito dalla minore e nella ricostruzione d’accusa ci sarebbero incongruenze. Secondo la procura, invece, l’imputato avrebbe approfittato della sua posizione per avere contatti intimi con la giovane, all’epoca dei fatti neanche quattordicenne. I familiari della minore, nel suo interesse, sono parti civili, con l’avvocato Carmelo Tuccio.

Nel corso dell’istruttoria, sono stati sentiti, in qualità di testimoni, pure operatori che si occuparono della vicenda. Il difensore ha più volte ribadito che mancherebbero i presupposti per ritenere fondate le accuse. La procura invece ha confermato le contestazioni.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Quotidiano di Gela sui social