Gela. Per la tentata rapina al supermercato “Fortè” alla Cittadella, quando venne bloccato da un giovane nigeriano, verrà verificato il programma di messa alla prova. Il minorenne arrestato, subito dopo il fermo, spiegò di averlo fatto nel tentativo di avere soldi da mettere a disposizione della famiglia, che intanto doveva affrontare le spese per il delicato intervento chirurgico della sorella. Difeso dall’avvocato Joseph Donegani, era però imputato anche per un’altra vicenda, verificatasi in passato tra le palazzine popolari di Scavone. Davanti al gup del tribunale minorile di Caltanissetta, si è presentato per rispondere dell’incendio di un’automobile. Secondo gli investigatori, si sarebbe trattato di una possibile ritorsione, ai danni di un vicino di casa. Il minore, però, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti. Non sarebbe stato lui a dare alle fiamme la vettura. La difesa ha scelto di concludere il procedimento, allo stato degli atti, davanti al giudice dell’udienza preliminare. Dai banchi del pm, è arrivata la richiesta di condanna ad un anno di detenzione.
Il gup, invece, ha accolto la ricostruzione difensiva, anche se non ha del tutto escluso che l’imputato abbia avuto delle responsabilità nel rogo. Alla fine, però, gli ha concesso il perdono giudiziale. Niente condanna per il minore, che già dopo la tentata rapina ha deciso di mettersi alle spalle gli errori del passato, seguendo gli studi e cambiando vita.
Bravo sig giudice bravo avvocato, che bello esempio di educazione civica, per tutti i giovani, visto che siamo in Trentino e non capita quasi mai che incendiano le auto, vorrei vedere se l’auto era del giudice /dell’avvocato se l’avrebbero perdonato !!!!
e non avrebbero chiesto oltre i danni anche le parcelle!!!