Accordo di programma, ancora in corso iter per rinnovo: Lorefice, “serve più celerità”

 
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Lorefice in commissione

Roma. L’iter per la proroga dell’accordo di programma, scaduto lo scorso ottobre, è ancora in essere. La Regione ha dato parere favorevole alla bozza, inoltrata dal Ministero dello sviluppo economico. E’ uno dei particolari emersi nella risposta che il viceministro dello sviluppo economico ha fornito al senatore grillino Pietro Lorefice, che sul tema dell’area di crisi e dell’accordo di programma ha presentato un’interrogazione. L’accordo di programma stanzia poco meno di venticinque milioni di euro per l’area di crisi locale, che però ricomprende più di venti Comuni. Della questione è tornata ad occuparsi la commissione industria del Senato, che mesi fa concluse una risoluzione, impegnando il governo Draghi, anzitutto a prorogare l’accordo di programma. La Regione ha appena confermato lo stanziamento da dieci milioni di euro, che si sommano ai quindici del governo. Lorefice non ha nascosto che si sarebbe aspettato una procedura più celere per la proroga ma anche per la risposta alla sua interrogazione. “Ritengo quella del viceministro una risposta interlocutoria e che aggiunge poco rispetto a quello che già sapevo. Vi sono degli elementi migliorativi nella riforma della legge 181 che dovrebbero facilitare le piccole imprese che insistono sul territorio. Tuttavia non ho potuto non sottolineare come il Ministero – dice il senatore – avrebbe dovuto attivarsi prima per il rinnovo e che le lungaggini burocratiche non aiutano un territorio come quello di Gela che non può permettersi ulteriori dilatazioni temporali, specialmente in tempo di pandemia. Per questi motivi ho sollecitato il Mise ad essere più celere e ho anche riferito che mi sarei aspettato nella risposta di ricevere tempistiche certe e per tali motivi mi sono dichiarato “parzialmente soddisfatto della risposta”. Anche l’amministrazione comunale attende di valutare la bozza dell’accordo di programma, per il rinnovo. Senza una proroga andrebbero persi i venticinque milioni di euro, che dovrebbero servire per investimenti alternativi a quelli di Eni, ma che ad oggi sono stati utilizzati solo per un progetto, selezionato nelle procedure di Invitalia. Anche i tempi per il nuovo bando non sono così chiari.

“Nella sua risposta il viceministro ha spiegato le novità che sono intervenute rispetto all’ultimo bando del 2019 grazie ad una riforma della legge 181 del 1989, sottolineando come sia stata abbassata la soglia minima di investimento che scende da 1,5 a 1 milione di euro; si sia prevista la possibilità di richiedere il finanziamento anche a reti di imprese; viene estesa la possibilità di accedere al finanziamento agevolato anche per progetti di formazione del personale così come per programmi di investimento per la tutela ambientale. Inoltre, la quota del finanziamento agevolato sale dal 30 al 50 per cento, a discrezione dell’impresa e sono stati individuati 5 settori per il rilancio organico del territorio: agroalimentare, turistico, sviluppo ed economia sociale, formazione, sviluppo ed economia circolare. Tutte queste modifiche – aggiunge Lorefice – dovrebbero facilitare l’accesso al credito alle imprese del territorio ed indirizzare lo sviluppo in settori economici maggiormente in linea con le aspettative dei gelesi. Per quanto attiene al rinnovo dell’Accordo di Programma, il viceministro ha rassicurato sull’intenzione del Mise di procedere al rinnovo dell’accordo e ha riferito di aver avviato la relativa procedura nonché di aver già ottenuto parere favorevole dalla Regione Siciliana rispetto ad una prima bozza. L’iter prosegue con l’acquisizione del consenso da parte degli altri enti coinvolti quali Anpal, Ministero per la Transizione ecologica, Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile; Libero Consorzio comunale di Caltanissetta, Comune di Gela e Invitalia. Una volta terminato questo passaggio si procederà alla sottoscrizione dell’atto e alla registrazione da parte della Corte dei Conti”. Ad oggi, non sembra ipotizzabile un eventuale aumento dei fondi destinati all’area di crisi locale e anche per questa ragione l’amministrazione comunale sta cercando di concretizzare la strada del Contratto istituzionale di sviluppo.

1 commento

  1. Senatore Lorefice, lei è parzialmente soddisfatto del nulla, noi TOTALMENTE DELUSI, del suo operato e di quello di tutto i 5 stelle. Ci dica quali progetti sono stati finanziati e appaltati.
    Governate la Nazione da 3 anni, abbiamo avuto un vice Ministro delle Infrastrutture ” CANCILLERI” , un Ministro del PD “PROVENZANO”, con risultati = 0.
    Dove sono finite le battaglie a difesa del nostro territorio??? Oppure erano finte battaglie???.
    Oggi lei è un Senatore della Repubblica , ci dica insieme al sottosegretario Cancilleri , quali progetti e opere verranno appaltate da qui a 1 anno, altrimenti lei sarà ricordato come tutti gli altri.
    Giuseppe Migliore Vice Commissario DB

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