Gela. Va mutato il criterio che ha portato a scegliere pedane di legno per assicurare gli accessi a mare dei diversamente abili. Natino Giannone, dirigente provinciale Dc, lo aveva già spiegato e torna a ribadire il concetto. Palazzo di Città ha finalmente dato seguito allo stanziamento regionale confluito nella finanziaria di due anni fa, su volere prevalentemente del parlamentare Ars Nuccio Di Paola. La somma complessiva di centomila euro deve servire proprio a creare accessi in spiaggia per i disabili ma le pedane di legno non sono la soluzione, secondo Giannone. Cita le delibere di riconoscimento delle somme varate dalla Regione. “Determina dirigenziale n.4289 del 22 dicembre 2023 e accertamento decreto Regione Sicilia di centomila euro. Determina dirigenziale n.4402 del 29 dicembre 2023 variazione bilancio accertamento somme e impegno spesa di centomila euro. Queste determine riportano un dato fondamentale per comprendere il reale svolgimento dei fatti. In data 26 giugno 2023 il settore bilancio del Comune, con nota n.62595 ha trasmesso il dettaglio provvisorio n.6038 del 26 giugno 2023 di 60mila euro quale 60 per cento del contributo assegnato dalla Regione. Questo significa che il sessanta per cento era già nelle casse del Comune – dice Giannone – e occorreva solamente redigere una delibera di accertamento somme in entrata e relativo impegno spesa per garantire ai disabili la realizzazione dei percorsi per l’accesso a mare nelle nostre spiagge. Quella del 29 dicembre 2023 riguarda l’impegno spesa e l’accertamento delle somme”. Ancora una volta torna sulle pedane di legno.
“Qualcuno spieghi alla città quale criterio è stato adottato per la scelta delle pedane in legno, che si sono già rivelati un vero e proprio fallimento per la gestione e la custodia. Il decreto della Regione parla chiaro “realizzazione percorsi per l’accesso al mare dei disabili”. Con l’acquisto delle pedane in legno forse si garantisce l’accesso in spiaggia ai disabili ma non quello in acqua che era la soluzione innovativa del progetto Seatrac che prevede l’accesso in acqua del disabile senza assistenza. Invito nuovamente l’assessore Morselli e il dirigente Collura – conclude Giannone – a rivedere i criteri di scelta e a regalare alla città uno strumento straordinario per consentire ai disabili del comprensorio di usufruire delle nostre spiagge che molti ci invidiano”.