Gela. I magistrati della procura hanno deciso di acquisire verbali d’udienza che descrivono presunti abusi sessuali su minori che sarebbero stati commessi da un pastore sessantasettenne.
S.T., queste le iniziali dell’uomo, si trova attualmente sotto processo davanti al giudice Antonio Fiorenza per rispondere di una serie di presunte minacce rivolte ai parenti che vivono nell’abitazione di famiglia nel quartiere di San Giacomo.
Sono stati proprio i familiari sentiti in udienza davanti al giudice Fiorenza a sollevare il sospetto su una serie di abusi sessuali commessi dall’uomo. In più occasioni, rispondendo alle domande poste dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro, hanno descritto presunti adescamenti messi in atto dal pastore.
Proprio per queste ragioni, sarebbero sorte le prime incomprensioni in famiglia e i successivi diverbi. Davanti alle dichiarazioni rese dai testimoni, i magistrati della procura hanno scelto di approfondire la posizione dell’uomo. S.T. non avrebbe precedenti penali recenti a suo carico. I verbali sui quali sono state trascritte le dichiarazioni rese dai familiari, quindi, sono stati acquisiti.
Potrebbero rivelarsi fondamentali per avviare nuove indagini a carico del pastore. In aula, i familiari sentiti hanno descritto tentativi di adescamento da parte dell’uomo anche nei confronti di una piccola nipote. Adesso, sono partiti gli accertamenti.
Nel procedimento penale che si sta svolgendo davanti al giudice Antonio Fiorenza, il sessantasettenne è difeso dall’avvocato Salvo Macrì. Se le indicazioni fornite dai testimoni dovessero ottenere riscontro anche con le nuove indagini avviate dalla procura, potrebbero scattare altri provvedimenti nei confronti di S.T.