Gela. “Se l’amministrazione comunale decidesse di non dar seguito all’atto votato dal consiglio comunale, dimostrerebbe molta incoerenza”. “Basta nominare un legale…”. E’ il grillino Angelo Amato a ribadire la necessità che la giunta comunale prenda di petto la questione dei danni ambientali causati dalla presenza industriale in città. Nelle scorse settimane, proprio il Movimento cinquestelle è riuscito a far approvare un atto che impegna l’amministrazione a rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. “Era stato proprio Domenico Messinese, in campagna elettorale – spiega il consigliere a cinquestelle – a sollevare il problema e a sostenere che avrebbe avviato azioni eclatanti. Adesso, gliene stiamo dando la possibilità. Dovrà solo nominare un legale e affidargli l’incarico”. Per Amato, quindi, è necessario che il caso Gela arrivi fin davanti ai giudici della corte europea. “Un’azione di questo tipo – conclude – non ha nulla a che vedere con gli eventuali investimenti dell’Eni su questo territorio. Noi, come gruppo consiliare, abbiamo presentato l’atto e lo abbiamo fatto approvare in aula. C’è un passo concreto che, eventualmente, potrà servire ad altre amministrazioni comunali qualora questa decidesse di non prenderlo in considerazione”. In realtà, dopo l’approvazione dell’atto, lo stesso sindaco Domenico Messinese si era mostrato piuttosto scettico. “A Strasburgo? Non mi pare che possa essere la sede più adatta, soprattutto quando si parla di danni causati all’ambiente e ai cittadini – ha dichiarato – per me, possiamo anche andare all’Onu. I risultati concreti sul fronte ambientale, però, si raggiungono solo con il lavoro quotidiano. L’amministrazione comunale ha avviato un tavolo ministeriale sul caso bonifiche. Ci sono i progetti già pronti, anche per quanto riguarda l’ex area Isaf. I grillini che chiedono di rivolgerci alla Corte europea dei diritti dell’uomo, fino ad ora, cosa hanno fatto di concreto su questo fronte? L’atto votato in aula? Come tutti quelli precedenti verrà valutato”.